Trieste, tragica caduta in scooter lungo via Giulia: impiegato dell’Università muore a 50 anni

Diego Cherin, classe 1970, era molto conosciuto nell’ambiente degli scacchi. Perdita di controllo autonoma, poi lo schianto
Lasorte Trieste 27/09/20 - Piazza Volontari Giuliani, Incidente mortale
Lasorte Trieste 27/09/20 - Piazza Volontari Giuliani, Incidente mortale

TRIESTE Ha perso il controllo del suo scooter, cadendo sull’asfalto e battendo violentemente la testa contro un cordolo. Ha perso la vita così nella notte tra sabato e domenica Diego Cherin, classe 1970, impiegato negli uffici dell’Università di Trieste. Stava tornando a casa, quando alle 3.15, in via Giulia, all’altezza di piazza Volontari Giuliani, per cause ancora in fase di accertamento, è finito a terra improvvisamente, con il mezzo sul quale viaggiava.

Immediato l’intervento di una pattuglia della Polizia, che transitava nella zona proprio nei minuti successivi all’impatto. Tempestivo anche l’arrivo dei sanitari del 118, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Alcuni testimoni, presenti sulla strada, avrebbero confermato agli agenti la caduta autonoma. Nessun altro veicolo risulta coinvolto.

Nato a Pola, ma residente ormai da tempo a Trieste, Cherin abitava a pochi metri dal punto dell’incidente, come raccontano alcuni amici. Probabile quindi che fosse diretto proprio al suo appartamento, dopo una serata trascorsa fuori casa. Non si sa se l’incidente sia dovuto a un colpo di sonno, a un malore, a una manovra sbagliata o a una semplice distrazione. La caduta è avvenuta poco distante la rotonda di via Giulia, vicino al giardinetto di piazza Volontari Giuliani.

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Dopo gli studi all’ateneo triestino, da anni il cinquantenne era impegnato nella segreteria didattica del Dipartimento di Ingegneria e Architettura. Alcuni amici dei tempi dell’università lo ricordano con affetto. «Una persona squisita – racconta una compagna di studi –: nei primi anni ’90, eravamo ragazzi, ci vedevamo spesso, anche se frequentavamo facoltà diverse. Dopo la laurea ci siamo un po’ persi di vista, incrociati solo qualche volta in città. Ma il ricordo è di una persona squisita, molto buona, sempre disponibile, pronta alla risata. Ho subito informato anche un suo caro amico che abita all’estero – aggiunge –. Erano legati da una lunga amicizia, che anche in questo caso risaliva ai tempi dell’università».

Chi lo conosceva parla anche della sua bravura con gli scacchi, un amore coltivato fin da studente, quando nel tempo libero, proprio all’ateneo, sfidava spesso i coetanei. Una passione che l’aveva portato successivamente a partecipare a tanti tornei, festival e manifestazioni, anche negli ultimi anni. A Trieste e fuori città.

«Persona a modo, gentile, un uomo tranquillo – ricorda Massimo Varini, presidente dell’Accademia di Scacchi di Trieste –. Aveva iniziato a giocare una trentina di anni fa, da giovane, fa ed era molto forte, per anni nelle massime serie della città e nel tempo era diventato anche socio di varie realtà del settore. Aveva cominciato credo ai tempi dell’università, poi il ritrovo spesso era al caffè San Marco e più di recente anche in altri eventi. Dispiace per quello che è successo».

Cherin viveva da solo a Trieste. La famiglia d’origine, avvisata dell’incidente ieri in mattinata, risiede a Rovigno. —


 

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