Triestina, l'agonia continua: altro rinvio-farsa, si decide solo mercoledì

Al Tribunale fallimentare arriva in extremis una mail da parte del controverso imprenditore trevigiano Favarato: contiene la promessa fidejussione da 500mila euro per pagare i debiti pregressi? Non si sa: il giudice rinvia l'apertura dell'allegato elettronico. E la sorte della società resta in bilico. Intanto arriva un nuovo allenatore, mentre i figli di Pontrelli e Di Piero vengono allontanati
Tifosi della Triestina in Tribunale in attesa del responso che non arriva (foto Lasorte)
Tifosi della Triestina in Tribunale in attesa del responso che non arriva (foto Lasorte)

TRIESTE Continua l'agonia della Triestina, o meglio di quella strana entità societaria chiamata Unione 2012, finora formalmente ancora di Marco Pontrelli.

Martedì 15 dicembre, sul filo di lana rispetto alla scadenza delle 13 fissata dal Tribunale, dopo una mattinata di attesa snervante, smentite e conferme, la fidejussione da 500mila euro annunciata con una fotocopia lunedì 14 dal controverso imprenditore trevigiano Silvano Favarato - sedicente compratore, assieme a due soci turchi, delle quote ora in possesso del presidente Pontrelli - è giunta in Tribunale: sono i soldi che dovrebbero consentire di coprire il "buco" dell'attuale gestione e scongiurare così il fallimento.

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Silvano Favarato

Ma questa presunta fidejussione ha caratteristiche e forme diverse da quanto ci si sarebbe aspettato (e da quanto si aspettava il giudice Merluzzi). A Trieste, in Tribunale, non è dunque giunta una delegazione o un legale con una valigetta e dei documenti da consegnare alla cancelleria del Tribunale fallimentare, bensì un allegato a una e-mail certificata spedita a pochi minuti dalla scadenza dalla sede centrale dell'Iccrea, la struttura che raccoglie i servizi delle banche di credito cooperativo.

Quella mail, il cui arrivo è stato confermato dal giudice, è arrivata talmente in extremis che lo stesso Merluzzi ha deciso di aprirla e verificarla solo domani, mercoledì 16 dicembre, quando si dovrebbe riunire il collegio presieduto da Arturo Picciotto e composto da Riccardo Merluzzi e Daniele Venier.

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Allora si potrà ufficialmente e finalmente sapere se il documento è valido, se i soldi ci sono, se il fallimento verrà decretato o meno. Al termine della verifica il collegio deciderà se l'agonia della Triestina sarà terminata e se le quote passeranno davvero in mano all'attuale presidente della Union Quinto, che ricordiamo essere fresco di sei mesi di inibizione per non aver pagato l'allenatore della squadra veneta.

Per il resto non si può far altro che continuare ad aspettare, mentre tutto questa vicenda diventa ogni giorno di più una rappresentazione tragicomica dei disastri causati da amministratori senza scrupoli e con competenze e intenzioni più che discutibili.

Intanto, sul piano "sportivo" arrivano le prime, apparenti mosse della nuova sedicente proprietà: la squadra - che martedì non si è allenata per mancanza di indicazioni - perde due pedine, i figli dell'(ex?) presidente Pontrelli e dell'(ex?) finanziatore più o meno occulto Di Piero vengono allontanati, in burocratese "posti in lista di svincolo in quanto non rientrano più nel progetto tecnico della società". E poi arriva il nuovo allenatore: si tratta del "sig. Doardo (testuale, dal comunicato, senza neanche un nome, ndr)" che vanta una non meglio precisata "lunga esperienza nel settore giovanile di squadre professionistiche con risultati di prestigio". Attualmente Doardo - lo abbiamo scoperto dopo un controllo e qualche telefonata - è il "mister" dei Pulcini del Cittadella. E infine Roncelli  - che nelle ultime settimane sedeva in panchina - torna a fare l'allenatore dei portieri.

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