Trovato morto l'anziano scomparso dalla casa di riposo di Aiello

Enzo Fogagnolo, malato d'Alzheimer, non visto si era allontanato dalla struttura undici giorni fa. Il suo corpo era a pochi chilometri dal paese, in un fossato che costeggia l'autostrada
Enzo Fogagnolo aveva 79 anni
Enzo Fogagnolo aveva 79 anni

Trovato, a 11 giorni dalla scomparsa, il corpo di Enzo Fogagnolo, l’uomo di 79 anni originario di Rovigo, che dall’alba di lunedì 11 agosto si era allontanato non visto dalla casa di riposo “Sereni Orizzonti” di Aiello dove era ricoverato dopo l’aggravarsi del morbo di Alzheimer che lo aveva colpito.

Nonostante le ricerche "istituzionali" di Protezione civile e forze dell'ordine, mobilitate fin dal primo momento, a rinvenire i resti dell'uomo sono stati alcuni alpini e amici della famiglia dello scomparso. Il gruppetto, che già ieri aveva scovato in un roveto un fazzoletto appartenuto a Fogagnolo, ha moltiplicato gli sforzi stamattina intorno a quella traccia. Aspettando che la Protezione civile muovesse la sua poderosa macchina organizzativa, gli alpini si sono gettati nella fitta vegetazione di un fossato che costeggia l'autostrada e in breve uno di loro, Filippo Castrovinci, hanno fatto la terribile scoperta. Il corpo era tra i cespugli e i rovi, ormai esanime. Il luogo è non molto distante dalla casa di riposo: in effetti l'anziano fuggitivo è riuscito a percorrere solo pochi chilometri prima di accasciarsi.

Anziano scomparso, ricerche a tappeto in tutto il Fvg

Subito avvertiti i familiari. Fabio Millevoi, il genero di Fogagnolo, stava anche lui partecipando alla battuta di ricerca ed è accorso sul posto, dove sono state completate le operazioni di recupero.

Ora inizia la fase d'inchiesta. Bisognerà stabilire il giorno della morte e le eventuali responsabilità di chi avrebe dovuto sorvegliare l'anziano ammalato.

Ripercorrendo la tragica storia, va ricordato che, sebbene dopo tre giorni intensi dal momento della scomparsa, con il dispiego di vigili del fuoco, unità cinofile, elicottero e Protezione civile, con il coordinamento dei Carabinieri, le ricerche ufficiali fossero state sospese, la "caccia" da parte della famiglia, in prima linea la figlia Manuela e il genero Fabio Millevoi, non si erano mai fermate. I familiari hanno tappezzato la zona di volantini, indirizzandosi soprattutto nei supermercati e nei punti di passaggio, lanciando l’appello a chiunque possa averlo visto. L’appello si è diffuso pure in rete grazie a Twitter e Facebook, anche il Rotary club del Triveneto ha diffuso la notizia lanciando l’appello tra gli associati. Ora il rinvenimento del corpo pone fine almeno all'angoscia di non sapere dove sia finito il proprio caro.

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