Truffa da 4 milioni, broker arrestato

SAGRADO. Quattro milioni di euro sottratti, una quarantina di persone – alcune anche di famiglia – raggirate con la promessa di guadagni super, con una promessa siglata senza contratto: unica credenziale la fiducia personale. E’ grave e complesso il quadro accusatorio che ha portato all’arresto di Pierpaolo Visintin, promotore finanziario di 44 anni, (fino al marzo 2013 mandatario della Hypo Bank Alpe Adria di Tavagnacco), originario di Sagrado, già presidente di una squadra di calcio a 5 e candidato sindaco e consigliere a Sesto al Reghena nelle file dell’Udc.
L’arresto
I militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Pordenone, titolari dell’indagine (un’altra parallela prosegue a Gorizia dove la procura ha aperto un fascicolo), l’hanno raggiunto nella sua villa di via Trieste a Sesto mercoledì sera e l’hanno trasferito nel carcere di Pordenone, come previsto dall’ordinanza del gip del Tribunale, Piera Binotto, che ha ravvisato il rischio di reiterazione del reato (fino a luglio, infatti, Visintin ha proseguito la sua attività).
A suo carico l’accusa di truffa, appropriazione indebita, attività abusiva di raccolta del risparmio e abusivismo finanziario. Pur non avendo più il mandato della banca, secondo le Fiamme gialle Visintin agiva da intermediatore ricevendo soldi in contanti, gestendo direttamente conti correnti e libretti di assegno in bianco. Tutto senza far sottoscrivere alcun contratto, come prevedrebbe invece la legge.
Le vittime
L’indagine – i reati contestati sono perseguibili a querela di parte – è partita dalla denuncia di una coppia udinese che aveva affidato a Visintin i risparmi di una vita: 600 mila euro. Le “vittime” erano persone anziane, «persone che non avevano competenze in materia di investimenti finanziari e persone che speravano di fare l’affare della vita» ha sottolineato il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Fulvio Bernabei. Finora le Fiamme gialle hanno identificato tra i 35 e i 40 potenziali truffati – una ventina le querele formalizzate –, ma gli investigatori sono convinti che i coinvolti siano molti più, così come il denaro sottratto che per ora è stato quantificato in 4 milioni di euro. A sporgere querela persone di Sesto, San Vito, Udine, Gorizia, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria e Portogruaro.
I soldi
Ma dove sono finiti i soldi sottratti? In spese personali, tra le quali vacanze, e in parte (seppur marginale) per pagare gli stipendi dei giocatori stranieri della New Team, squadra di calcio a 5 approdata alla serie A di cui Visintin è stato presidente e che ha chiuso i battenti all’inizio dell’estate per mancanza di sponsor.
Il modus operandi
Secondo gli investigatori, il broker non solo non faceva sottoscrivere alcun contratto e incassava soldi in contanti, ma a chi chiedeva conto degli investimenti, esibiva estratti conto falsi per far vedere la movimentazione di denaro. Se poi qualcuno chiedeva conto dei millantati interessi a due cifre, per tenerli buoni il sedicente promotore versava loro gli assegni intestati a lui (mentre la legge prevede che il promotore non possa incassare nulla a proprio nome).
Gli assegni venivano anche truccati: uno di 30 euro (emesso dal cliente per pagare dei bolli) è diventato di 30 mila euro.
La giustizia
Domani Visintin, che ha nominato difensore di fiducia l’avvocato Roberto Cianci del foro di Udine, affronterà l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip. La Guardia di finanza, che non ha chiuso le indagini, nei prossimi giorni ascolterà altri presunti clienti del broker. (m.m.)
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