“Ts4” esplora a San Giacomo e lancia la mappa delle emozioni

IL PROGETTO
Dopo averne individuato punti di forza e debolezza, opportunità e minacce, ieri la seconda puntata di “Ts4 - Trieste Secolo Quarto” è stata dedicata all’esplorazione di San Giacomo, con una serie di attività in parallelo. In programma, a cura di un primo gruppo di lavoro, una passeggiata collettiva per realizzare una “mappatura emozionale” del rione, in cui ogni partecipante ha segnato su una carta le emozioni suscitate da determinati punti, e un’esplorazione fotografica, tra spazi che funzionano, altri da migliorare e altri ancora in attesa di nuovo utilizzo. Un altro gruppo ha sottoposto ai commercianti un breve questionario a risposte chiuse sullo stato dell’economia locale. Infine, un ultimo gruppo ha proposto una sorta di intervista collettiva agli esponenti di diverse comunità straniere insediate.
Secondo Samuele Girotto dell’Associazione italo-rumena “Danubio”, nel quartiere non sussiste una separazione tra i locali per gli italiani e quelli per gli stranieri: è tutto mescolato. Impressione condivisa da Ilija Jankovic, presidente dell’Associazione culturale giovanile serba: «Non c’è una ghettizzazione e io vedo San Giacomo come una sorta di melting-pot di persone da tanti luoghi diversi, che vivono proprio attorno a Campo San Giacomo, che è il punto dove tutti si riuniscono». Questa caratteristica, secondo Ilija, potrebbe rappresentare una cifra dello «sviluppo futuro del quartiere in chiave turistica e culturale, grazie alla presenza di ristoranti etnici e alla programmazione annuale di eventi che parta dalle diverse comunità». Al termine, i partecipanti hanno preso parte a un aperitivo alla Casa del Popolo di Ponziana.—
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