Udine accoglie il neo-senatore a vita Abbado

UDINE. Sembra davvero una seconda inaugurazione, con tanto di sindaco, discorsi, autorità regionali e brivido di suspense alla scopertura della targa, che campeggia enorme, visibile, rossa fiammante, col restyling del logo firmato da Patrizia Novajra, sulla facciata del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Teatro municipale sì, ma con una vocazione regionale forte, sostengono in sintonia il presidente Mizzau, e i direttori artisti della musica (Marco Feruglio) e della prosa (Giuseppe Bevilacqua), mentre la formula “ascoltare il pubblico” (raccoglierne le proposte, e non solo soddisfarne i gusti) ritorna come un mantra nei discorsi che accompagnano la presentazioni della stagione 2013-2014.
Musica e prosa in abbondanza, oltre 30 appuntamenti, più alcune serate di balletto e di operetta, e il ritorno («dopo un sofferto intervallo») della lirica a Udine, con due titoli popolari, “Nabucco” e “Traviata”, per non mancare la scia del bicentenario verdiano e dare vita a un circuito virtuoso, fortemente voluto dall'assessore regionale Torrenti, tra il triestino Teatro Verdi, l'omonima sala pordenonese e il Nuovo di Udine appunto.
Lineare, precisa, con una chiara geometria di calendario, l'offerta musicale preparata da Feruglio (che del Nuovo è anche sovrintendente). Dichiarato interesse per gli artisti orientali, intesi come asiatici («capaci di assimilare la nostra cultura e restituircela in forma di perle») o come est-europei («l'affascinante malinconia delle nazioni slave»). Segnalazioni speciali per il talento del giapponese Nobuyuki Tsujii (9 novembre), pianista non vedente accompagnato dai Münchner Symphoniker diretti dall'ucraino Andriy Yurkevytch, o la nuova vita del violoncello docilmente accarezzato dal cinese Jian Wang (24 marzo) che avrà alle spalle la Fvg Mitteleuropa Orchestra. È un modo per dire che il meticciato, in musica, è la regola, e non più un'opzione. Spicca però la serata che vedrà il neo-senatore Claudio Abbado e la sua Mozart Orchestra mettere in luce il violino di Isabelle Faust tra Haydn, Mozart, e Mendelssohn-Bartholdy. In calendario, al 20 febbraio 2014, è segnato come Concerto Evento.
Si intreccia e si sviluppa per rami, all'opposto, il cartellone della prosa, che è orientato al comico, come modalità dello spirito e tradizione di lavoro. «Fino agli anni '30, era comune che gli attori fossero chiamati comici» sottolinea Giuseppe Bevilacqua. Grandi aperture su Shakespeare, Goldoni (“La locandiera” sarà Nancy Brilli), Pirandello ed Eduardo De Filippo (ben tre le occasioni di incontro), e l'intento di coinvolgere il più possibile la letteratura: “La coscienza di Zeno” nella visione registica di Maurizio Scaparro, gli amori e gli sghignazzi del “Decamerone” (con l'Arca Azzurra di Ugo Chiti), ma anche le prove aperte dell'infelicità di Anna Karenina (con Sonia Bergamasco) o Giovanni Pascoli, a cui Paolo Poli (“Aquiloni”) saprà dare la leggerezza ironica. Le aspettative del pubblico sono rispettate pure con il richiamo al musical, spaziando da un garantito successo dell'altro secolo (“My Fair Lady”) a più rischiose trasposizioni, come quella che Michele Guardì ha operato sui “Promessi Sposi”. Ma se al debutto milanese a San Siro, l'hanno visto in ventimila, una ragione ci sarà. L'apertura è prevista domenica 13 ottobre, con il concerto della Deutsches Symphonie Berlin. In programma Prokofiev, Shostakovic, e l'Uccello di fuoco di Strawinsky.
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