«Un grazie di cuore a quanti hanno cercato nostra figlia Živa»

Il dolore del padre Martin. Sabato a San Floriano i funerali Don Carlo Bolcina: «Oggi l’unica risposta è il silenzio»
Di Francesco Fain

«È durissima. Per fortuna che ci sono gli altri figli a sostenerci e ad aiutarci in questi momenti terribili. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati nelle ricerche. Purtroppo, è andata così».

Martin Srebrnic, il padre della ragazza trovata morta nella boscaglia ai piedi del Calvario, non riesce a trattenere le lacrime. Ma si fa forza perché vuole formulare un grazie di cuore a tutti quanti si sono stretti alla sua famiglia in questi giorni. È lui a contattarci a metà pomeriggio. «Un grazie ai vigili del fuoco, ai volontari della protezione civile, ai carabinieri e a quanti hanno dato tutto per trovare mia figlia. Devo ringraziare la gente di Lucinico che è stata davvero formidabile e anche il giornale per come ha trattato la questione. È allucinante quello che è successo». Il padre di Živa non riesce a dire di più. Il dolore ha il sopravvento. E noi, come dal primo minuto abbiamo fatto nel trattare questa vicenda, rispettiamo il suo silenzio.

I funerali verranno celebrati sabato alle 11 a San Floriano del Collio: a celebrare le esequie sarà don Carlo Bolcina, decano della zona ecclesiale slovena e parroco di Sant’Andrea. E proprio a lui l’arcivescovo Carlo Maria Redaelli ha affidato il compito di ricordare Živa, morta suicida in una boscaglia ai piedi del monte Calvario.

«La comunità cristiana, in particolare quella slovena, è scossa. Živa era una ragazza molto attiva a livello scolastico, musicale, scoutistico. Non aveva mai espresso difficoltà di carattere interiore: ecco perché ci lascia ancor sbalorditi e attoniti l’esito della vicenda». Continua don Bolcina: «Partecipiamo al dolore tremendo della famiglia. In questi momenti, tutti cerchiamo delle risposte ma l’unica risposta è il silenzio».

Scosso e sbigottito anche il sindaco Ettore Romoli. «In questi momenti non possiamo che stringerci alla famiglia Srebrnic. Esprimo il cordoglio dell’intera comunità cittadina per un fatto terribile». La famiglia Srebrnic è originaria di San Floriano del Collio. Il sindaco Franca Devetag è anche personalmente coinvolta perché il marito è cugino di Martin Srebrnic. «Sono momenti durissimi in cui si cerca di dare spiegazioni a un qualcosa che sembra essere inspiegabile. Siamo uniti attorno alla famiglia», sottolinea con un filo di voce.

I vigili del fuoco si erano prodigati oltre due ore per recuperare il corpo senza vita di Živa, sotto gli occhi dei carabinieri e della scientifica. Nelle indagini erano stati impiegati, in queste intense e angosciose giornate, trenta carabinieri oltre a 25 squadre della protezione civile, 84 volontari e 9 unità cinofile. Tutta la regia era stata affidata ai vigili del fuoco che, nel parcheggio della palaBigot, avevano allestito il quartier generale. Importante anche la collaborazione delle squadre del Soccorso alpino (Cnsas). Ma oltre alla macchina ufficiale delle ricerche erano stati molti i parenti, gli amici, i conoscenti, gli scout che si erano messi a disposizione della famiglia Srebrnic: autonomamente e senza intralciare l’azione di vigili del fuoco e protezione civile avevano setacciato con scrupolo e attenzione il Preval e la zona di Villanova di Farra. Ma senza fortuna.

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