Un “hotel” per uccellini nella buca delle lettere

Da 30 anni ogni primavera una coppia di cince nidifica in una cassetta della posta. Gli arredi? Rami e peli di cane 


TRIESTE Una coppia di cince sta costruendo il suo nido nella cassetta delle lettere di un’abitazione di Conconello. È un lieto evento, un piccolo miracolo della natura che si ripete addirittura da trent’anni, e che Rossana e la sua famiglia fotografano e condividono sui social passo passo, da quando si accorgono che i “genitori” sistemano i primi ramoscelli all’interno della cassetta postale al momento in cui i piccolini spiccano il volo.

Il rito ha inizio ogni primavera a metà marzo. «Mi accorgo subito di un incessante via vai delle cince - racconta Rossana - e poi ritirando la posta vedo sul fondo della cassetta dei piccoli rami sistemati in maniera tale da creare una sorta di base. A quel punto sistemo un cartello che invita il postino a non infilare lì le lettere».

Rossana accanto al nido lascia semini adatti ai paffuti uccellini. Ovviamente negli anni le coppie sono cambiate, quella cassetta deve essere proprio un luogo adatto e sicuro dove nidificare. «Deve esserci una memoria storica, fatto sta che la storia si ripete ogni primavera da 30 anni», osserva Rossana che, giorno dopo giorno, segue la progressiva costruzione del nido. «Sopra agli stecchi - spiega emozionata - dispongono del muschio e da qualche anno rifiniscono il nido con i peli del mio cane che trovano in giardino, rendendo quella cova soffice».

Allo stato attuale, il nido è pronto, in attesa della deposizione delle uova. Attraverso la pagina Facebook “Misteri e meraviglie del Carso”, dove Rossana da anni pubblica le fotografie e le notizie che testimoniano l’evolversi di quel nido, in centinaia seguono la storia della nuova famiglia di cince. Depongono in media una decina di uova. «Quando si schiudono, i piccoli crescono a vista d’occhio, si dispongono in maniera geometrica, incantevole, - racconta Rossana - e papà e mamma cincia si danno un mucchio da fare per recuperare insetti e vermi da portare ai loro piccoli». Entro gli inizi di maggio l’intera famigliola spicca di volo. «E ogni anno è una grande emozione», sostiene Rossana. —


 

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