Un libro svela i segreti della Val Rosandra

SAN DORLIGO DELLA VALLE. La Val Rosandra, una meta amatissima dai triestini e molto apprezzata dai turisti che la scoprono, rappresenta un piccolo grande tesoro della provincia. Al suo interno racchiude testimonianze di epoche lontane, numerose varietà di piante, arbusti e alberi, un accostamento cromatico fra il verde della vegetazione che diventa uno straordinario rosso in autunno e il bianco della roccia, tutti elementi costitutivi del suo fascino inossidabile.
Ma la Val Rosandra, e forse è un dato meno noto, è anche una fantastica cerniera fra il suolo carsico calcareo e quello arenaceo della costa istriana. Un anello di congiunzione che fa di questa vallata una rarità preziosa per i geologi.
Il Comune di San Dorligo della Valle, nel cui territorio la Val Rosandra è inserita, ha voluto celebrare questa caratteristica del più importante dei suoi elementi di richiamo turistico con un libro intitolato “Nel passaggio”.
Un testo, ricco di fotografie storiche e di schede tecniche che permette anche a chi è profano nelle scienze naturali di approfondire la conoscenza della vallata e che, in un centinaio di pagine, consente di entrare nell’anima della Val Rosandra.
Il testo viene definito come «uno studio per una precisa conoscenza dell’area di contatto fra il flysch e le rocce carbonatiche e dell’impatto delle stesse sull’utilizzo delle rocce nelle costruzioni». Per secoli, infatti, gli abitanti della zona, per lo più contadini, hanno costruito case e fienili, stalle e rifugi con l’unico elemento a loro disposizione: la roccia. E per poterla utilizzare era indispensabile conoscerla, carpirne i segreti, le caratteristiche, i difetti.
«Quando si scende dal Carso verso la parte istriana del nostro territorio comunale – spiega il sindaco, Sandy Klun, nella prefazione – si possono subito notare le differenze negli elementi edilizi ricavati da materiali naturali. Simile è invece il metodo scelto nell’edificazione perché, essendo la popolazione di queste terre mediamente povera, le case si costruivano una addossata all’altra, per risparmiare sui muri».
Questo e mille altri segreti si possono cogliere scorrendo le pagine del libro. “Nel paesaggio”, a distribuzione gratuita a cura del Comune, è stata concepito quando l’Ufficio progetti europei dell’amministrazione ha deciso di partecipare al progetto transfrontaliero RoofOfRock, che coinvolge dieci soggetti di quattro Paesi, Bosnia Erzegovina, Croazia, Italia e Slovenia, con l’obiettivo di «redigere le linee guida per la gestione sostenibile del territorio, valore naturale e culturale di queste regioni».
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