Un tuffo tra bustini e cappelli dall’Ottocento ai Settanta rock

yyOggi, alle 16.30 e alle 18, al Teatro Rossetti, spettacolo dal titolo “Nella pancia del teatro con l’Orchestra!”, terzo appuntamento del Festival di musica dedicato ai bambini. Protagonisti del pomeriggio l’Orchestra da camera del Friuli Venezia Giulia diretta da Romolo Gessi, il flauto solista Mario Carbotta e il tenore Andrea Binetti, al quale è affidata l’animazione. Si tratta di un viaggio musicale nei 150 anni dell’Unità d’Italia, perfetto per tutte le età dei piccoli ascoltatori, a partire dai 4anni. Per la prima volta i bambini avranno la possibilità di esplorare le “viscere” del mondo teatrale, con l’aiuto di Binetti e la bacchetta di Gessi. È prevista anche una visita guidata alla scoperta del teatro Rossetti.
Vuoi per essere alla moda senza però sembrare una fashion addict. Vuoi perché, tutto sommato, in tempi di recessione economica può evitare di mandare il rosso la carta di credito, fatto sta, che la vintage-mania conta sempre più estimatori a caccia di abiti e accessori dall'allure retro datata. Un sorta di nostalgia per l'eleganza strutturata e la cura per i dettagli, ispirandosi ai decenni del glamour inossidabile del secolo scorso.
Tant'è vero, che la serie televisiva americana "Mad Men" ambientata negli anni '50, con i suoi abiti superlaccati e di eleganza estrema, ha influenzato anche il mondo della moda, come si è visto con gli abiti a ruota bon ton alle sfilate di Vuitton. Nella vita di tutti i giorni, la tendenza è saper mescolare con un pizzico di trasgressione il dettaglio retrò ai capi contemporanei. Un cappellino a cloche, una borsa rigida a mano, occhiali cat eye da star Hollywoodiana, dei guanti in raso al gomito, una camicia anni '60 in stile Saint-Tropez, un corsetto burlesque, o magari una stola di shantung.
A raccontare l'affascinante storia ed evoluzione dell'accessorio da fine Ottocento e lungo i decenni del Novecento, con particolare attenzione al corsetto, allo jabot, la ghetta e il polsino, oggi pomeriggio da Cose di altre Case, in via dell'Università 11/b, Francesca Palmitessa e Francesca Tavarado, due giovani artigiane triestine, che presenteranno le loro creazioni dal twist contemporaneo. Dalle 14 alle 20, infatti, nello spazio espositivo dedicato al vintage, una vera miniera d'oro per appassionati a caccia del pezzo unico d'antan, il "Last summer show", l'appuntamento curato dall'artista visiva Francesca Martinelli, proporrà un tuffo nelle atmosfere nostalgiche tra gli anni '20 e gli anni '80.
A farla da padrona, una ricca selezione di borse e cappelli di tutte le fogge possibili e immaginabili: baschi, cloche, modelli a tesa larga in rafia francese, toques, cappelli extravaganza in puro stile royal wedding, da cocktail, Borsalino. Mentre tra le borse, oggetto cult per eccellenza, pochette in rettile, borsine ricamate, rigide a mano in vitello, ma anche secchielli anni '80. Non solo fifties comunque: accompagnati dal filo rosso della contaminazione in note del Dj set di Sangue Cattivo, anche la voglia di trasgressione targata anni '70. Come le t-shirt con le rock band, le camicette in sangallo alla BB, i Ray-Ban a goccia.
Alle 18 Tavarado e Palmitessa, faranno un excursus storico attorno a quelli che sono stati gli accessori-feticcio di un'epoca, e la cui lettura mette in luce la loro funzione quale strumento di seduzione e comunicazione sociale. «Che hanno peraltro superato la prova del tempo», spiega Tavarado, che confeziona artigianalmente su misura i sensuali corsetti e bustier in seta di raso e stecche di balena, particolarmente apprezzati in piena febbre burlesque. Mentre i lavori di Palmitessa giocano più sulla sdrammatizzazione dell'accessorio: così i suoi jabot si vestono di lurex, e i polsini sono un divertissement da indossare sulle braccia nude.
Patrizia Piccione
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