Una goccia d’acqua accoglierà i visitatori al Parco dell’Isonzo

TURRIACO. Entro la fine dell'estate all’ingresso del Parco comunale dell'Isonzo di Turriaco ci sarà un'opera di oltre due metri di altezza per illustrare l'importanza e la fragilità, la mutevolezza e la bellezza della risorsa acqua. Dopo un primo bando senza vincitori, l'amministrazione comunale ha scelto il progetto di Kristian Sturi, artista attivo più sulla scena nazionale e internazionale, anche se radicato nell'Isontino, giudicandolo «pienamente coerente» con il tema del concorso e sottolineandone l'originalità, oltre che l'alta qualità degli elementi artistici ed estetici. L'amministrazione, come spiega il sindaco Enrico Bullian, ha apprezzato in particolare la semplicità delle forme e il simbolismo della composizione. Come spiega l'artista, il progetto nasce dalla volontà di esprimere, nella maniera più accessibile, l'importanza dell'acqua quale elemento primario e proprio per questo estremamente prezioso. Il sistema ciclico che regola il processo della formazione dell'acqua viene espresso con molta semplicità, delineando la forma essenziale di una goccia rovesciata trasparente al cui interno è contenuta una seconda goccia, più piccola e di colore azzurro, di forma contrapposta. In questo modo, come spiega ancora Kristian Sturi, si intende dare visibilità al concetto di evaporazione (goccia ascendente) e al concetto di precipitazione (goccia cadente), sottintendendo allo spettatore l'idea che l'acqua è racchiusa all'interno di ogni organismo vivente. «Esteticamente si ha l'impressione che la goccia azzurra contenuta all'interno fluttui nell'aria, resti sospesa - aggiunge -, ma anche che sia, in qualche modo, il cuore stesso della goccia più grande, quindi l'acqua intesa come motore fondamentale ascrivibile a tutti gli esseri viventi». La tripartizione del piedistallo in color oro rimanda ancora una volta al concetto di preziosità e unicità, all'incastonatura di una pietra preziosa (l'acqua) nel suo guscio dorato (il piedistallo). Il numero tre rinvia inoltre agli elementi che formano l'acqua (due molecole di idrogeno e una di ossigeno) e allo stesso tempo al legame con l'Isonzo, perché il fiume sgorga dalle pendici del Triglav, monte sloveno formato, appunto, da tre cime. Simbolicamente l'opera non ha spazi dove l'acqua ha la possibilità di disperdersi o essere sprecata. La forma a goccia rovesciata, in caso di precipitazioni, farà scivolare tutte le gocce di pioggia verso l'estremità inferiore, convogliandole tutte in un unico punto dove, unendosi, formeranno un rivolo che si disperderà direttamente nel terreno attraverso un'apertura centrale a imbuto nel basamento. L'altezza complessiva dell'opera è di 2 metri e 10 senza basamento, mentre la goccia trasparente, in resina epossidica, come quella interna, sarà alta 1 metro e 20. «Ho colto con interesse l'invito del Comune di Turriaco - spiega Kristian Sturi -, perché mi dava la possibilità di confrontarmi con l'esigenza di realizzare un'opera permanente e di lavorare nel territorio in cui vivo». L'artista conferma come l'installazione dovrà essere ultimata nell'arco di 90 giorni, per essere poi collocata all'interno del Parco dell'Isonzo. L'opera, finanziata con 9mila euro, rientra tra gli interventi che l'amministrazione e ha realizzato per migliorare la fruibilità del Parco grazie ai fondi ricevuti dalla Provincia di Gorizia e dal Cato.
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