Una raccolta fondi per la famiglia di Denis Vidau, il 19enne morto in moto a Trieste

TRIESTE Se c’è una goccia di bene nel dramma immenso della morte del diciannovenne triestino Denis Vidau, morto nel tremendo schianto in scooter mercoledì sera della scorsa settimana in Strada Nuova per Opicina, è la solidarietà degli amici. Perché Denis era conosciuto, apprezzato, ben voluto. C’era affetto attorno a lui. L’affetto della famiglia, dei colleghi del Caffè Vatta dove lavorava, dei compagni di canottaggio e dei coetanei che frequentava.
Gli amici, una trentina in tutto, si sono messi d’accordo organizzando una raccolta fondi per sostenere i genitori del ragazzo deceduto: per supportare le spese del funerale e qualsiasi altra necessità. Qualcosa di concreto, ma anche simbolico, in memoria del diciannovenne. Lo hanno deciso in questi giorni, dandosi appuntamento per ricordare insieme Denis.
Un dramma assurdo
«Quello che è successo è un dramma assurdo – spiega una mamma di uno degli amici di Denis (che chiede l’anonimato per rispetto del dolore della famiglia e per rimarcare la coralità dell’iniziativa, che non è frutto dell’idea di un genitore, bensì proprio degli amici più cari) – quando pensiamo a lui abbiamo tutti in mente un giovane straordinario. Non è un modo di dire, non sono parole di circostanza che si dicono quando una persona non c’è più. Denis era veramente buono, sensibile, attento agli altri, un ragazzo d’oro. Un amico speciale, il suo sorriso riempiva il cuore. Era un ragazzo gentile, sempre disponibile e pronto ad aiutare, un ragazzo solare, pieno di entusiasmo e di voglia di fare ed aveva un cuore enorme. Denis rimarrà sempre vivo nei cuori di tutti i suoi amici, dei colleghi e dei clienti del Caffè Vatta dove lavorava ed era ben voluto da tutti. Rimarrà nel cuore dei compagni di canottaggio e di tutti quelli che lo hanno conosciuto e gli vogliono bene».
La raccolta fondi
Una raccolta fondi, dunque. I soldi si possono versare al Caffè Vatta di Opicina, al bar X di via del Coroneo 11 e al bar Twins di piazza Goldoni 4, punto di ritrovo di Denis con gli amici. E, ancora, alla pizzeria ristorante H24 (via delle Fiamme Gialle 10/B) dove lavora la sorella e dove il diciannovenne era conosciuto e ben voluto. In ciascuno di questi locali saranno messi a disposizione dei salvadanai in coccio, non apribili, che poi verranno portati alla famiglia. La raccolta durerà un paio di settimane.
In quei salvadanai di coccio qualcuno non ci ha infilato solo del denaro, ma anche un biglietto. Un messaggio, un pensiero per Denis.
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