Una scout goriziana all’Accademia di Livorno

Silvia è una giovane scout goriziana che ha partecipato alla seconda edizione del Campo di competenza nautica all'Accademia navale di Livorno.
Silvia, ci spieghi cosa sono i campi di competenza?
I campi di competenza scout sono eventi nazionali cui possono partecipare una ventina di ragazzi di 15/16 anni, provenienti da diverse regioni, desiderosi di confrontarsi con gli altri e di affinare uno specifico ambito di competenza tra quelli proposti. Ce ne sono moltissimi durante tutta l'estate, in diverse basi scout italiane, e con le più varie proposte: giornalismo, pronto soccorso, alpinismo, per citarne solo alcuni.
Perché hai deciso di partecipare a uno di questi eventi? E quale hai scelto?
Faccio scout da diversi anni e molti mi hanno parlato entusiasti di questi campi: appena mi si è presentata l'occasione di parteciparvi non ci ho pensato due volte. Oltre ad imparare cose nuove, che forse un giorno ci potranno essere utili, è un modo per fare amicizia con ragazzi di tutta Italia, relazionarsi con mondi diversi e vincere quella timidezza spesso presente nei ragazzi della mia età.
Ho scelto un campo nautico perché mi piace il surf e mi permetteva di imparare ad andare in barca a vela e in canoa oltre a fare windsurf.
La mia attenzione è stata attirata soprattutto dal posto in cui si sarebbe svolto: l'Accademia navale. Mi sembrava un buon modo per entrare in contatto con un mondo a me sconosciuto.
Come si è svolta questa esperienza?
Prima di tutto c'è stato il viaggio: sono andata in treno con una ragazza di Treviso che mi aveva contattato per fare il tragitto insieme. Una volta arrivate a Livorno, abbiamo trovato altri 14 ragazzi con cui avremmo passato i successivi cinque giorni. Il primo giorno l'abbiamo impiegato per conoscerci.
Il secondo e il terzo li abbiamo passati in Accademia navale dove ci hanno insegnato ad andare in barca a vela, dedicando una lunga mattinata alla teoria. Purtroppo, però, l'Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina militare, non era in rada.
Il quarto giorno è stato di puro divertimento in spiaggia: un po' in canoa e un po' in windsurf. L'ultimo giorno, invece, abbiamo visitato l'Acquario di Livorno e ci siamo salutati.
Qual è stata la cosa più bella?
Nell'insieme è stata un'esperienza unica e indimenticabile. Tra lezioni, nuove amicizie e un sacco di risate, la mia permanenza a Livorno è passata in un batter d'occhio.
Fantastici sono stati i legami creati con gli altri; fantastica è stata la classica veglia alle stelle, fatta però in un castello. Fantastica è stata l'ultima notte, passata in bianco solo per parlarci.
Ma ciò che ho apprezzato di più, in un ambiente così lontano da casa, tra ragazzi sconosciuti, è stata la libertà di essere totalmente me stessa, senza filtri e timidezze, vivendo appieno ogni giorno.
Un'esperienza da rifare?
Sicuramente sì. La consiglio a tutti, anche per le belle amicizie che si instaurano; noi non vediamo l'ora di incontrarci questa estate.
Bianca Coderani
3A
Liceo scientifico
"Duca degli Abruzzi"
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