Una vita da bancario da poco in pensione, ecco chi era il motociclista triestino morto a San Giuseppe
Il ritratto di Fabio Petriglia deceduto la sera di mercoledì 11 aprile mentre raggiungeva gli amici in sella alla sua moto

TRIESTE Era uscito di casa dalla sua abitazione di via Revoltella da solo, in sella alla sua moto, e con l'intenzione di raggiungere gli amici. Fabio Petriglia, il motociclista triestino deceduto la sera di mercoledì 11 aprile a San Giuseppe della Chiusa, si è schiantato contro un'auto.

Petriglia era andato in pensione da poco, il 31 dicembre dell'anno scorso, dopo una lunga carriera in Banca commerciale italiana (oggi Banca intesa San Paolo), e ora intendeva dedicarsi alle sue passioni.
Il triestino, sposato con la moglie Marialuisa, avrebbe compiuto 60 anni il 22 luglio prossimo.
Era anche socio della Lega Navale, che attraverso il presidente Fabrizio Bonazza esprime profondo cordoglio.
"Ora che era in pensione - racconta Bonazza - aveva dato la sua disponibilità a tornare a darci una mano nel direttivo, come già aveva fatto in passato. Siamo distrutti, siamo letteralmente sotto choc per quanto accaduto. Fabio era un amico".
Cordoglio e profonda vicinanza alla famiglia è stato espresso anche dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste Massimo Tognolli, collega di Petriglia in banca per molti anni: "Ci conoscevamo da tanto, eravamo amici e colleghi. Gli volevo bene, era una persona stupenda, ho ancora le lacrime agli occhi ".
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