Usava BlaBlaCar per viaggiare con la droga
Il corriere stava portando mezzo chilo di hashish da Milano. Con lui la Finanza ha preso altri 13 pusher in piazza Oberdan

PD 13 NOVEMBRE 2006 GM Conferenza Stampa della Guardia di Finanza per il sequestro di eroina (BARON) - Conferenza Stampa della Guardia di Finanza per il sequestro di eroina (BARON)
Profugo, richiedente asilo. Ma soprattutto pusher, corriere della droga, al passo coi tempi. Nel senso che il giovane afghano protagonista di questa vicenda di cronaca giudiziaria, in pochi mesi di permanenza in Italia (e cioè a Trieste) ha capito che forse un sistema per non essere preso quando andava a Milano a rifornirsi di hashish per la piazza triestina era quello di utilizzare il sistema del car polling. Insomma chiedeva (e pagava) un passaggio da Trieste a Milano e viceversa a bordo di un’auto privata. Tutto questo utilizzando la piattaforma web di Bla bla car. Il vantaggio, così riteneva il corriere, era indubbio. Perché l’auto utilizzata non poteva certo essere controllata dagli investigatori come succede con una vettura riconducibile a un’unica persona. Ma gli è andata male. Perché gli investigatori che lo tenevano sotto controllo hanno capito il trucco. Così in breve sono scattate le contromisure. Grazie alla collaborazione della stessa società francese che appunto si occupa di
car poolling
il sospettato è stato comunque tenuto sotto stretto controllo. Alla fine - inevitabile - il blitz dei finanzieri messo a segno tra l’incredulità degli altri passeggeri e del proprietario dell’auto. La droga - alcuni panetti di hashish del peso di 400 grammi - il corriere la teneva in una borsa a tracolla. Che ovviamente i militari hanno subito preso. Da qui l’arresto. Che, per la cronaca, è stato messo a segno qualche settimana fa, durante le indagini che, coordinate dai pm Federico Frezza e Maddalena Chergia, hanno consentito, in totale, di stringere le manette ai polsi di 14 persone. Sono due diversi fascicoli. Otto sono stati gli arrestati in flagranza, e sei quelli colpiti da provvedimenti di arresto differito. Di questi è finito in manette solo un triestino. Gli altri sono tutti afghani, profughi richiedenti asilo, che - secondo gli investigatori del nucleo mobile del Gruppo Trieste - spacciavano tra piazza Oberdan e la stazione. Ma anche a Opicina. In tutto sono stati accertati ben 31 episodi di spaccio. La droga la vendevano soprattutto ai minorenni. Gli stessi ragazzini che pochi mesi prima avevano comperato l’hashish sul molo Audace. E ancora gli stessi che poi si erano spostati in via della Geppa, via Ghega e via Milano.
Gli arrestati - dei quali non sono state fornite le generalità - avevano gestito un vero e proprio supermercato dell'hashish che arrivava da Milano con il car pooling. Avevano organizzato l’ennesimo centro di spaccio a cielo aperto. Dalle indagini è emerso - chiaramente - che quella smantellata era stata una vera e propria azienda. C’era l'addetto alle vendite: quello che prendeva i contatti e poi contrattava direttamente e cedeva ai clienti - minorenni - l’hashish. Ma c’era anche il magazziniere con il compito di fare la guardia alle “mini-dosi” già confezionate nel cellophane. E c'era anche il “corriere” che si metteva in bocca la roba per poi consegnarla al venditore. Poi, infine, c'era il guardiano pronto a lanciare un fischio per avvisare i suoi dell'arrivo di una pattuglia.
Insomma avevano messo in piedi la stessa struttura operativa realizzata da altri pusher che da un paio d’anni a questa parte si sono via via insediati in vari luoghi di Trieste come il molo Audace o via Geppa. A incastrare i pusher sono state le deposizioni di decine di clienti soprattutto minorenni. Che i finanzieri hanno bloccato subito dopo l’acquisto. Perché la droga se la passavano in piazza Oberdan quasi ogni settimana, quando arrivava da Milano. Arriva il pusher e consegna le bustine a fronte del pagamento. Di fronte a tutti, senza problemi. Una scena, fotografata dagli investigatori simile alla distribuzione dei volantini o delle cartoline pubblicitarie. Ora è arrivato lo stop. Che corona sei mesi di attività antidroga: complessivamente la Finanza ha eseguito in centro 71 sequestri intercettando la cessione di 3mila dosi di varia tipologia. Hashish, marrijuana, coca e anfetamine.
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