Via la tariffa-depurazione presto i rimborsi a Terzo

TERZO DI AQUILEIA. I cittadini di Terzo di Aquileia non dovranno più pagare la tariffa per la depurazione. Dopo un ulteriore approfondimento tecnico richiesto da parte dell’amministrazione comunale agli organi competenti, è infatti emerso che l’impianto di via Ermentaressa non può essere considerato un impianto di trattamento primario.
Un migliaio sono le famiglie coinvolte: 1090 in tutto, di cui 221 della zona di San Martino (in questo caso c’era già la certezza di rimborso) e 869 di Terzo (che invece saranno rimborsate).
La quota è stata pagata dagli abitanti fino 2012. La cifra versata agli enti gestori per ogni singolo cittadino andava dai 19 ai 28 euro, in base all’annata. Fino al 2006 la gestione era di competenza del Comune, mentre dal 2007 al 2010 è passata al Tubone e dal 2011 al 2012 al Cafc.
«Le conclusioni cui sono pervenuti ora gli esperti nominati dall’Autorità d’Ambito e dal Cafc (attuale ente gestore) – spiega il sindaco, Michele Tibald - sono diverse rispetto a quelle cui erano giunti, dopo la nota sentenza della Corte Costituzionale, sempre su domanda dell’amministrazione, gli esperti designati dalla stessa Autorità d’Ambito e dal Cdl (ente gestore fino al 2010) che avevano qualificato l’impianto come impianto di trattamento primario. Considerato che la prima valutazione era stata data dall’Ato, di fatto in via provvisoria e in attesa di un ulteriore approfondimento da effettuare una volta terminata la ricognizione di tutti gli impianti presenti in provincia, appena ultimato questo lavoro il Comune ha chiesto di riconsiderare la questione».
Aggiunge il primo cittadino: «La conseguenza è che, anche per tutti gli utenti allacciati all’impianto di via Ermentaressa, la quota della tariffa del servizio idrico integrato relativa alla depurazione non è dovuta. A stabilire se l’impianto legittimava o meno l’applicazione della tariffa dovevano essere le autorità competenti: noi abbiamo chiesto ad Ato e gestore una determinazione in merito più di una volta».
Ora il Cafc si occuperà dei rimborsi e in seguito il Comune verserà all’ente la sua quota di competenza, pari a 170mila euro, che, assicura il sindaco, sarà garantita dalle casse comunali. «Con la prossima emissione delle bollette da parte del Cafc – conclude il sindaco Tibald - mediante una riduzione dell’importo dovuto inizieranno i rimborsi, in automatico per le quote di depurazione versate dopo il 16 ottobre 2008, su domanda per quelle anteriori».
Per chiarire la situazione, è stata organizzata un’assemblea pubblica che si terrà il 10 dicembre prossimo, alle 20, nella sala consiliare di Palazzo Vianelli. Una importante notizia, dunque, per i cittadini di Terzo di Aquileia, in relazione ad un tema peraltro molto dibattuto nella Bassa friulana.
Per gli abitanti del comune, quindi, si prospetta il rimborso dei versamenti eseguiti, a questo punto risultati non esigibili a proposito della depurazione.
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