Via libera alla vendita dell’ex caserma di via Rossetti a Trieste: diventerà campus per 2500 studenti

Lo ha deciso Cdp Real Asset e passerà all’Ente di decentramento regionale. Sorgerà anche un polo sportivo scolastico e universitario

L'ex caserma di via Rossetti
L'ex caserma di via Rossetti

Nuovo impegno di CDP Real Asset a sostegno della rigenerazione urbana, questa volta attraverso opere dedicate all’education: l’ex Caserma Vittorio Emanuele III di Trieste – di proprietà del Fondo Investimenti per la Valorizzazione (FIV) gestito dalla SGR del Gruppo CDP – diverrà un grande Campus scolastico e Polo Sportivo scolastico e universitario.

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Le costruzioni all’interno della caserma di via Rossetti: 5 ettari contenenti 15 edifici Foto Silvano

Il Consiglio di Amministrazione di CDP Real Asset ha infatti deliberato la cessione dell’asset all’Ente di Decentramento Regionale (EDR) per un importo di 15 milioni di euro.

Diviene in tal modo possibile realizzare l’obiettivo dell’amministrazione di dotare Trieste di una struttura dedicata alla formazione scolastico-universitaria e allo sport dei giovani.

Una veduta complessiva dell'area
Una veduta complessiva dell'area

L’ex Caserma Vittorio Emanuele III si trova nel centro del capoluogo del Fvg, si sviluppa su una superficie territoriale di circa 87.000 metri quadri ed è composta da 13 edifici principali (oltre ad altri minori), per un’area edificata di circa 53.000 metri quadri.

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Le palazzine dell’ex caserma di via Rossetti (Bruni)

L’immobile è pienamente in linea con i requisiti richiesti dall’Edr in un’indagine di mercato lanciata lo scorso marzo per individuare un complesso immobiliare da trasformare in Campus scolastico e in Polo Sportivo scolastico e universitario.

Tra questi: centralità urbana e accessibilità con mezzi pubblici, dimensioni idonee ad accogliere una popolazione scolastica di almeno 2.500 unità e a realizzare residenze universitarie per studenti, dotate di spazi comuni e ampie aree verdi.

Un'immagine degli interni
Un'immagine degli interni

La riqualificazione del complesso immobiliare avverrà nel rispetto dei vincoli storico-architettonici del patrimonio esistente, limitando il consumo di suolo e salvaguardando la biodiversità delle aree verdi interessate.

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