In Villa Engelmann panche delle Rive e colonnato rifatto

Dopo otto mesi il colonnato del giardino di via Rossetti è tornato a nuova vita: era inaccessibile da quasi un decennio

Roberta Mantini
Il colonnato restaurato nel parco di Villa Engelmann Foto Lasorte
Il colonnato restaurato nel parco di Villa Engelmann Foto Lasorte

 

Dopo otto mesi il colonnato del giardino di Villa Engelmann è tornato a nuova vita. Formato da 36 colonne sormontate da una struttura ad archi, era inaccessibile da circa dieci anni a causa del grave degrado strutturale. Ora è stato restaurato con un intervento che ha riguardato il pergolato (colonne e porticato di archi in ferro realizzati senza saldature, si suppone possano essere datati fine’800), la pavimentazione in porfido e la vegetazione, per un investimento complessivo di quasi 250 mila euro.

Il risultato finale è stato presentato nei giorni scorsi dall’assessore alle Politiche del Territorio, Michele Babuder, dall’architetto Anna Nisi del Servizio progetti del verde, dai due progettisti e direttore dei lavori Andrea Benedetti (restauro) e Fabio Marassi (consolidamento strutturale), e da Tiziano Ruma del Laboratorio Artigiano Arte Restauro di Udine, che ha eseguito gli interventi.

«Avevamo la necessità di porre in sicurezza la struttura adeguandola anche alle normative antisismiche – dice Babuder – Sono state recuperate nei minimi dettagli le colonne, i pezzi smontati e portati nelle officine per il restauro di abili maestranze. Abbiamo tutelato quei “marchingegni” affinché il pergolato sia appoggiato come un tempo, inoltre è stato rifatto il piano di calpestio».

L’intervento ha interessato anche l’area adiacente, come spiegato dell’architetto Nisi: «È stato recuperato il patrimonio architettonico della galleria vegetale, un tempo coperta da rose. Le piante esistenti sono state conservate e integrate con specie più semplici da gestire. Sono state posizionate delle panchine in pietra provenienti dalle Rive, più coerenti con il contesto rispetto a quelle in grigliato degli anni Settanta».

Sono stati inseriti rampicanti in ogni interasse delle colonne, in modo che queste ultime rimangano visibili. In particolare sono state messe a dimora delle lonicere e il falso gelsomino che fioriranno e profumeranno in diverse stagioni, alla base invece sono state inserite piante fiorite come le abelie e la convallaria che crea un tappeto verde stabile. Sul lato opposto sono state recuperate le rose e inseriti berberis dalle foglie rosse, del pennisetum e la budleia che attira le farfalle e gli impollinatori come il resto della vegetazione scelta a favore della biodiversità».

L’irrigazione è garantita dal sistema automatizzato del parco ed è stata predisposta una linea elettrica interrata per future illuminazioni serali. —

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