Villaggio Pescatore il rilancio del porto

di Cristina Polselli
DUINO AURISINA
Per il nuovo porto del Villaggio del Pescatore, maggioranza e minoranza ribadiscono due concetti fondamentali: dovrà essere un progetto orientato ad integrare maggiormente la comunità con il territorio e a diminuire le cubature edificabili. Chiari gli obiettivi, quindi, che sono stati discussi, ieri pomeriggio, in sede di seconda commissione consiliare permanente.
Il piano è in fase di valutazione d'incidenza e, dopo l'approvazione della regione, verrà discusso di nuovo in commissione, per poi infine passare al voto in consiglio comunale. Gli incontri con le varie parti, però, sono appena iniziati. Ieri, in conclusione della riunione, sono stati accolti i rappresentati delle società sportive dilettantistiche nautiche per un'illustrazione del progetto. In seguito l'amministrazione tornerà al Villaggio ad incontrare i residenti e gli altri operatori. Ieri in municipio, Mario Spinelli, architetto dello Iuav artefice del piano, assieme ai rappresentanti del Consorzio del Villaggio del Pescatore hanno riproposto tutte le modifiche e le variazioni in previsione. «Questo non è un progetto di grande innovazione – ha spiegato l'architetto – prende solamente atto di alcune trasformazioni sociali e produttive che sono avvenute nel territorio».
Il precedente porto del Villaggio dava ampio spazio alla pesca e alla maricoltura, ora che queste attività si sono sempre più ridotte bisogna porre maggiore attenzione ad attività quali il diportismo, più significativo e prevalente all'interno dell'area. Questo non vuol dire abbandonare le vecchie attività, anzi, andranno tutelate. Ad esempio riqualificando gli spazi una volta industriali e dedicarli ad attività collegate, come lo studio e la valorizzazione della pesca, un mercato di prodotti ittici, un bar ad esso collegato e un laboratorio biologico dedicato alla maricoltura. Va preso atto, comunque, che il maggior numero di metri cubi e destinata al diporto, quindi la zona deve prevedere dei regolamenti e delle attrezzature per far si che l'incidenza ambientale sia minima e non si snaturi il legame del posto con i cittadini. Tutto questo si traduce, nel concreto, anche con severe indicazioni per le società nautiche.
Tutto il consiglio comunale chiede a gran voce che venga prevista una quota riservata di posti barca per i residenti. «Le società sono un grande patrimonio – spiega il sindaco Giorgio Ret – ma sono ospiti di una comunità che ha delle esigenze specifiche». Tra di esse c'è anche una maggiore vivibilità. Il nuovo porto, quindi, è orientato a limitare di molto l'accesso automobilistico.
Il piano prevede delle aree posteggio al di fuori del Villaggio (una vicino la Cartiera Burgo e una a bordo dell'autostrada). In quest'ottica è prevista anche una nuova rotonda all'ingresso del Villaggio che renda più gestibile la svolta, con una priorità d'accesso ai residenti o ai casi d'emergenza. Andranno quindi individuati dei percorsi a piedi, uno già esistente, da recuperare e un altro da realizzare ex novo.
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