Vincoli speciali in arrivo per il palazzo di via Rossetti 8

Visto da fuori è un grande palazzo curato con due ingressi in via Rossetti 8 e viale XX Settembre 32. All’interno accoglie residenze, sede di cooperative e associazioni sociali, studi professionali, negozi. Dal 1934 ospita arredi e pavimenti della Carpani. Ma volendo si può anche entrare nella sala-giochi. Ora il prestigioso immobile - proprio al centro della “petite Montparnasse” triestina, davanti al cinema Nazionale e a poche decine di metri dal Giotto, il Fellini, l’Ambasciatori, e dal Politeama Rossetti - è entrato nel radar di Simonetta Bonomi. La soprintendente, in una lettera datata 27 settembre, ha fatto sapere a 47 destinatari che per l’edificio in questione si è avviato il procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale del bene. Destinatari non solo triestini: scorrono indirizzi napoletani, trevigiani, padovani, milanesi, bresciani, romani. Se qualcuno ha qualcosa da segnalare o obiettare, lo può fare entro 90 giorni da quando avrà ricevuto la lettera. Ogni intervento sul bene avrà bisogno dell’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza.
Più di un motivo - secondo quanto scrive Bonomi - spiega perché la Soprintendenza si sta muovendo. Per esempio, in origine il piano terra ospitava il caffè Secession, uno degli storici locali per cui Trieste andava famosa. Il progetto è attribuibile a Eugenio Geiringer, in quanto si possono osservare e riscontrare analogie con uno stabile in via San Giorgio 5, anch’esso realizzato dall’ingegnere triestino ma nel 1892, una decina di anni prima rispetto a Rossetti 8. Bonomi vi rileva «similitudini nella composizione, in particolare per quanto concerne la soluzione d’angolo».
L’edificio - prosegue la nota della soprintendente - è costituito da sei piani fuori terra, con pianta regolare che si sviluppa attorno a una grande corte interna. Due corpi scala portavano ai livelli superiori, quattro adibiti ad alloggi e l’ultimo a soffitte “abitabili”. Come il precedente San Giorgio 5, anche Rossetti 8 è ascrivibile alla stagione liberty.
Geiringer fu uno dei protagonisti della stagione edificatoria triestina di fine Ottocento. Nacque nel 1844 e morì nel 1904, quindi Rossetti 8 dovette rappresentare una delle sue ultime realizzazioni. Al lungo curriculum dell’ingegnere va attribuita la costruzione del tram di Opicina. S’impegnò anche in politica e fu esponente del partito liberal-nazionale. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo