Vino kosher e specialità per riscoprire il Ghetto

Era già bio, senza conservanti e a chilometro zero ben prima che andasse di moda, il vino kosher a cui sarà dedicata una prossima iniziativa cittadina. L’appuntamento si inserisce in un progetto di riscoperta culturale della zona del Ghetto ebraico con visite guidate e assaggi enogastronomici della tradizione ebraica goriziana.
Un processo, già molto apprezzato dal pubblico con un primo evento della serie tenutosi a marzo, che guarda al passato ma anche al futuro, strizzando l’occhio a sensi. Così si scopre che uno spazio dedicato all’enogastronomia ebraica molto probabilmente apparirà in Sinagoga e un altro verrà allestito durante Gusti di frontiera. Inoltre, diversi buyer di percorsi turistici avrebbero mostrato un certo entusiasmo per iniziative culturali che uniscano degustazioni e mondo ebraico. Così ha annunciato ieri Lorenzo Drascek, presidente degli Amici di Israele, durante la conferenza stampa per l’evento “Vini kosher alla Sinagoga di Gorizia” che si terrà giovedì 28 giugno e domenica 15 luglio.
Alla presentazione sono intervenuti anche l’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti e il produttore di biovini e vini kosher Massimiliano Degenhardt. I due appuntamenti prevedono una visita itinerante negli edifici del Ghetto e della Sinagoga con degustazione di cibi e vino kosher. Luogo d’incontro e di partenza sarà Casa Ascoli che verrà aperta in via straordinaria grazie alla disponibilità del Comune di Gorizia. Entrambe le visite, della durata di circa un’ora, avranno inizio alle 18. Al termine i produttori, sotto le arcate del giardino della Sinagoga, presenteranno i loro prodotti. Il vino kosher (idoneo) è strettamente legato all’osservanza di regole religiose durante la sua produzione. I tipi di vino che verranno proposti a Gorizia sono certificati dai rabbinati di Parigi e di New York e, nello specifico, sono “non mevushal” (i mevushal prevedono la cottura del mosto). Fino all’imbottigliamento il prodotto può essere toccato solo da personale rabbinico. Giovedì 28 giugno l’azienda Colutta presenterà, in particolare, il Pinot Grigio Doc Friuli Kosher della vendemmia 2017, mentre domenica 15 luglio la Cantina Bioni proporrà il Sangiovese Pezzolo Igt. Per il lato gastronomico sarà presente l’Azienda Jolanda de Colò con i suoi prodotti a base d’oca. Le ricette di questa azienda provengono dall’ultimo macellaio kosher di Venezia. Non tutti sanno poi che molti dei piatti tipici veneziani sono di origine ebraica. Per quanto riguarda l’oca, è praticamente il maiale che la comunità ebraica ha deciso da millenni di non mangiare per motivi religiosi. La carne che arriverà a Gorizia è priva di conservanti. L’idea di fondo del prossimo evento, lanciata da Giorgio Colutta assieme a Max Degenhardt, è quella di creare un sistema che aggreghi in un’unica offerta i prodotti gastronomici e vinicoli kosher. Il progetto dovrebbe toccare anche Trieste, Venezia, Milano e Roma, dove le Comunità ebraiche sono particolarmente numerose.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione Italia-Israele di Udine in collaborazione con l’associazione Amici di Israele di Gorizia e la Pro Loco di Gradisca d’Isonzo.
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