Vuole restituire il prodotto difettoso, il venditore dice no ma lui vince la causa
Il caso
Aveva acquistato un amplificatore acustico convinto che fosse in realtà un apparecchio acustico e la ditta aveva deciso di non riconoscergli il diritto di recesso. Ma il Giudice di pace si è pronunciato in senso contrario, condannando la società V.V. srl a restituire al cliente scontento la somma spesa, 3.400 euro.
La denuncia risale ad alcuni anni fa quando la ditta aveva avviato un’importante campagna pubblicitaria che aveva convinto un triestino, attratto dal prezzo vantaggioso, ad acquistare un apparecchio per la madre. «La ditta, oggi in liquidazione - come spiega l’avvocato Augusto Truzzi, presidente provinciale di Konsumer che ha seguito la pratica - era già nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) perché proponeva un “amplificatore acustico” come un “apparecchio acustico”». Seppur i nomi siano simili, il funzionamento è molto diverso visto che il primo non fa altro che aumentare tutti i suoni, mentre il secondo è un dispositivo medico prescritto da un dottore e adattato alle esigenze del paziente da un audioprotesista qualificato, dopo un accurato esame dell’udito.
Accortosi della differenza il triestino aveva quindi deciso di esercitare il diritto di recesso che, in tutte le vendite online e in quelle effettuate da addetti che si recano a casa, può essere esercitato entro un minimo di 15 giorni e, se non specificato nel contratto, entro un anno e 15 giorni. La V.V. aveva però rifiutato il rimborso chiamando in causa una clausola che in realtà può essere applicata in rarissimi casi.
Il cliente beffato si è così rivolto al Giudice di pace che ha condannato alla restituzione della somma la società venditrice. Che, anzichè fornire un apparecchio di prova prima dell’acquisto, aveva consegnato subito il prodotto definitivo, aprendolo e quindi togliendo la sterilità. «Il diritto di recesso - spiega Truzzi - è talmente forte che solo in rari casi non viene applicato dai Giudici di pace. Salvo diverse indicazioni sul contratto, è possibile richiederlo entro quindici giorni via raccomandata con ricevuta di ritorno e tramite la restituzione del bene».
L’associazione Konsumer di Trieste, con sede in via Rismondo 2-4, oltre che di assistenza ai consumatori, si occupa anche di vicende tributarie, usura bancaria e iritti alla salute. Gli orari e le informazioni si possono reperire sulla pagina Facebook dell’associazione. —
A.P.
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