Wärtsilä, l’appello dei lavoratori: «Triestini aiutateci a fermare i motori»

Il Comitato di Lotta ha lanciato un appello a tutti i cittadini e ai rappresentanti delle istituzioni affinché, all’ora “zero” aiutino i lavoratori a bloccare ogni tentativo di caricare i 12 motori sulla nave Uhl Fusion 

La nave coreana in rada davanti a Barcola (Foto Bruni)
La nave coreana in rada davanti a Barcola (Foto Bruni)

TRIESTE Il Comitato di Lotta di Wärtsilä FIM-FIOM-UILM “Wartsila: Trieste non si tocca” ha lanciato un accorato appello a tutti i cittadini e ai rappresentanti delle istituzioni affinché, all’ora “zero” aiutino i lavoratori di Wärtsilä a bloccare ogni tentativo di caricare i 12 motori prodotti nello stabilimento di Bagnoli sulla nave Uhl Fusion inviata dalla Daewoo e in arrivo in rada in queste ore.

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Ecco il comunicato integrale delle Rsu:

“Nella vertenza relativa alla chiusura della Produzione di Wärtsilä Italia nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra – Trieste stiamo giungendo ad un momento critico e precisamente il tentativo definitivo di trasferire via da Trieste 12 motori. Particolarmente critico perché tenta di forzare la situazione prima della scadenza del sessantesimo giorno previsto per la presentazione di un piano di mitigazione/re-industrializzazione da parte di WIT, critico perché il Mise non sta riconvocando il tavolo di confronto a Roma, segnale che dopo le espressioni di solidarietà non ha un piano concreto da proporre.

la vertenza
Trieste, per Wärtsilä in sciopero anche i lavoratori portuali
Il presidio di Wartsila in centro a Trieste (archivio)

Attorno alle lavoratrici e lavoratori di WIT e dell’indotto, non scordiamo mai le ricadute sul tessuto industriale ed economico di un territorio povero legate alla chiusura di un simile polo industriale, si sta mobilitando la città in tutte le sue componenti.

Ma prima della grande manifestazione del 3 settembre, che vedrà la partecipazione dei segretari nazionali di FIM-FIOM-UILM e per la quale servirà la massima campagna informativa da parte di tutte le agenzie informative, probabilmente servirà che Trieste dia una altrettanto grande e ferma testimonianza quando, e noi speriamo non si realizzi, la nave noleggiata per il trasporto dei 12 motori attraccherà in canale navigabile.

l’intervista
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Al momento è conosciuta soltanto la data di arrivo in rada prevista per sabato 27 agosto in tarda serata. Nessuna ulteriore e più precisa notizia trapela.

I portuali di CGIL-CISL-UIL hanno già indetto prima lo stato di agitazione e poi lo sciopero per bloccare qualsiasi attività loro pertinente rispetto alla movimentazione per Wärtsilä. Parimenti lo stato di agitazione è stato già proclamato dai metalmeccanici confederali di FIM-FIOM-UIL per WIT e per tutte le ditte dell’indotto. Ad ore attendiamo la stessa proclamazione pure dalle categorie confederali dei Servizi.

Le lavoratrici ed i lavoratori di WIT al momento opportuno saranno davanti ai motori per evitare che qualche “crumiro” li voglia trasportare sotto la nave. Ma da soli non potranno risolvere tutto.

Servirà che tutta Trieste risponda immediatamente all’appello che verrà lanciato all’ora ZERO.

Tutta quella Trieste di semplici cittadine e cittadini che testimonia il proprio affetto visitando giornalmente il Presidio di FIM-FIOM-UILM davanti ai cancelli di WIT.

Ma anche quella Trieste “ufficiale” delle istituzioni, della politica, degli interessi economici, della Chiesa che a parole è vicina ed ora, se servirà, dovrà essere con i lavoratori e con il Sindaco che ha promesso ai lavoratori che sarà il primo a mettere la propria macchina davanti ai motori.

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