“Writers d’autore” chiedendo il permesso a chi abita nelle case

La Street Art non è equivalente del vandalismo. A Trieste esiste un gruppo di giovani "Writers" che tenta di esprimere l'arte del dipingere sulle pareti nel modo più nobile, chiedendo sempre il...

La Street Art non è equivalente del vandalismo. A Trieste esiste un gruppo di giovani "Writers" che tenta di esprimere l'arte del dipingere sulle pareti nel modo più nobile, chiedendo sempre il permesso a chi abita i palazzi, quando non direttamente al Comune.

Il gruppo opera ormai da diverso tempo ed è formato da sei persone: ognuna di loro è specializzata in un settore della Street Art, ad esempio uno è più bravo nel realizzare i progetti dei disegni sui muri, un altro è più bravo nel dipingere le scritte o i disegni, o ancora un esempio uno è più bravo nel fare le Tag (soprannomi o scritte fatte di solito con indelebili o Grog, pennarello usato per fare scritte).

«Non ci riteniamo vandali perché quando disegniamo sui muri di case o di edifici ci rivolgiamo prima alle persone che ci abitano o, se c'è proprio bisogno, andiamo a chiedere in comune una liberatoria per girare tranquillamente per la città con un Grog o con una bomboletta. In ogni caso il Comune ci indica dei luoghi per disegnare che per la maggior parte sono abbandonati».

In questi luoghi isolati i ragazzi possono sfogare la loro fantasia e creare disegni che nessuno ha mai provato a fare. Spiegano di sentirsi orgogliosi perché quando disegnano pensano sempre che la loro opera sarà unica nel suo genere: «Di solito ogni graffittaro che si rispetti ha il suo modo di disegnare e mandare i propri messaggi al mondo - raccontano -, e questo ci rende molto fieri».

Dice uno dei ragazzi: «Per me la Street Art è vita perché disegno cose che sono accadute nella mia vita privata o anche avvenimenti importanti. Credo che la maggior parte dei writers abbiano questa concezione di Street Art per il semplice motivo che tutti quelli che disegnano, fanno sculture o proiettano video vogliono mandare messaggi alla gente e il posto ideale per farlo è proprio nel centro urbano di ogni città o meta turistica».

Tutto ciò non ha nulla a che fare con il vandalismo: «Il fine dei vandali è creare disordine e scompiglio nella società, invece la Street Art viene usata per abbellire e portare messaggi importanti nelle nostre città che ormai stanno diventando tutte uguali».

Street Art è il nome dato dai mezzi di comunicazione di massa a quelle forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: bombolette spray, adesivi artistici, proiezioni video, sculture.

Samuele Sverko

Prima I

Itis Volta

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