Zagabria tassa le case degli stranieri

FIUME. Il settore sanitario croato è quasi al collasso e nelle stanze dei bottoni a Zagabria si sta pensando di tassare gli stranieri, precisamente i cittadini d’oltreconfine proprietari di immobili, per rinvigorire le casse del ministero della Salute. Anzi, più che pensare, si è molto vicini ad un progetto del genere, illustrato dal viceministro delle Finanze croato, Boris Lalovac, al quotidiano zagabrese Jutarnji list. L’ascia del fisco croato potrebbe dunque abbattersi nei prossimi anni sui titolari di case e terreni in Istria, Quarnero e Dalmazia (e nel resto del Paese) che hanno la cittadinanza straniera.
Una notizia non certo bella, ma che potrebbe diventare realtà nei prossimi anni, con il 2020 indicato quale anno in cui la nascitura tassa immobiliare sarà in vigore in tutta la sua interezza. Il braccio destro del ministro Slavko Lini„ (per due mandati sindaco di Fiume) ha tenuto subito a rilevare che gli attuali contributi salariali non potranno essere sopportati a lungo e dunque per Zagabria è giunto il momento di ricorrere a soluzioni alternative. Una di queste è proprio l’imposta patrimoniale, che riguarderà naturalmente anche i cittadini croati. «Voglio ricordare – così il viceministro – che Banca mondiale e Commissione europea hanno già dato voti alti a questo nuovo balzello, ritenendolo di straordinaria importanza per rilanciare il comparto economico croato. C’è il rischio che la tassa a lungo andare superi gli importi versati attualmente dai proprietari di immobili. Per evitare che ciò accada, andranno tassati anche gli stranieri che hanno acquistato immobili nel nostro Paese».
Secondo Lalovac, la nuova imposta avrà il potere entro due–tre anni di sopprimere l’attuale sovrattassa comunale. Ha assicurato inoltre che in futuro il nuovo balzello immobiliare e l’attuale tassa municipale sugli immobili non saranno contemporaneamente in vigore. Nessun doppio salasso dunque, anche per non irritare l’Unione europea, di cui la Croazia è membro dal primo luglio dell’anno scorso. Lalovac non ha parlato di cifre e percentuali, limitandosi a dire che in un primo momento le entrate della tassa immobiliare saranno praticamente identiche a quelle dell’attuale imposta. «Non è escluso – ha aggiunto – che le aliquote siano innalzate in periodi di vacche grasse e ridotte in presenza di crisi». Per lanciare una ciambella di salvataggio al comparto della sanità pubblica, il governo di centrosinistra ha incaricato un team di esperti francesi (pagati circa 200 mila euro) di formulare il Piano master per gli ospedali. È venuto alla luce un documento che prevede l’accorpamento di diversi nosocomi, la qual cosa permetterà un risparmio annuale all’erario stimato sui 400 milioni di kune, pari a 52 milioni e 225 mila euro.
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