Zaja nuovo direttore di Ematologia clinica

L’Azienda sanitaria ufficializza l’incarico. Il neo dirigente punta su innovazione e comunicazione

Francesco Zaja è il nuovo direttore della struttura complessa di Ematologia clinica dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste. Responsabile della Commissione linfomi T e membro del Consiglio direttivo della Fondazione Italiana Linfomi, Zaja è professore associato di Ematologia all’Università degli studi di Udine.

«Sono pronto a dedicarmi a questo nuovo ruolo con molto entusiasmo in un ambiente che so essere già di alto profilo, che ha voglia di crescere – spiega il nuovo primario – in un’azienda sanitaria all’avanguardia». Le sfide future sono legate invece ai pazienti. «Seguiremo persone affette per lo più da malattie maligne – aggiunge Zaja – per le quali ci sono oggi tecnologie diagnostiche e terapeutiche altamente innovative e meno invasive; da alcuni anni disponiamo in particolare di nuovi agenti biologici con meccanismo d’azione più selettivo (“target therapy”, ndr) che vanno a sostituire o affiancare trattamenti più tradizionali e che possono offrire opportunità terapeutiche anche a pazienti in età avanzata. Un tema attuale è rappresentato anche dall’alto costo della spesa farmaceutica: per questo motivo è molto importante razionalizzare l’attività assistenziale, proprio per cercare di offrire sempre più queste nuove risorse».

Se sotto il profilo della cura il mondo dell’ematologia è cresciuto molto, meno invece nel campo della prevenzione che «ha minor rilevanza rispetto ad altri settori dell’oncologia. Chiaramente è giusto rispettare sempre le regole generali: quindi una vita sana, non fumare, una dieta bilanciata e attività fisica».

Laureatosi con lode a Bologna, Zaja ha conseguito la specializzazione sempre con lode all’Università di Udine, ha a suo carico 165 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e numerosi interventi a meeting nazionali e internazionali come il congresso della Società Americana di Ematologia, il congresso della Società Americana di Oncologia, il congresso della Società Italiana di Ematologia, il congresso Internazionale sui linfomi di Lugano e il congresso della Società Internazionale di Ematologia.

Un aspetto sempre più importante è rappresentato dalla comunicazione con i pazienti, «che oggi sono preparati – aggiunge il primario – e devono essere adeguatamente informati sul percorso terapeutico. Per fortuna è sempre più raro invece che i pazienti vadano in cerca di terapie alternative, anche se il problema non è ancora completamente annullato».

«Il mio benvenuto a un professionista di fama – osserva il direttore generale dell’Asuits, Adriano Marcolongo –. Voglio anche ringraziare il dottor Gianluca Festini che ha ricoperto l’incarico di direttore facente funzioni fino ad ora».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo