A Barcis l’attrazione del “Ponte Tibetano” sulla Forra del Cellina

Siamo a Barcis, a 409 metri sul livello del mare, sulle rive dell'omonimo lago artificiale. Ci troviamo in Val Cellina, nelle Dolomiti Friulane. Il Cellina è un torrente spettacolare che ha solcato...
Siamo a Barcis, a 409 metri sul livello del mare, sulle rive dell'omonimo lago artificiale. Ci troviamo in Val Cellina, nelle Dolomiti Friulane. Il Cellina è un torrente spettacolare che ha solcato un ambiente selvaggio, che gli amanti della bici e della montagna non possono perdere. Barcis, con i suoi 256 abitanti, è un paese grazioso con un'accoglienza turistica importante. Delle decine di itinerari che da qui partono, il più immediato e quello del giro del lago. Iniziamo da Località Ponte Antoi, imboccando la ciclabile che passa sotto il centro, fino all'estremità nord dell'abitato. Qui un ponte molto stretto attraversa il lago e ci immette nella riviera opposta. Siamo sulla strada che porta al Piancavallo. Il traffico è quasi inesistente. Ritorniamo a Ponte Antoi (7 km con pendenze minime). Da qui, merita ora percorrere la vecchia strada della Val Cellina, con il nuovo “Ponte Tibetano”, inaugurato nell'agosto scorso. Nel 2016 si sono registrate affluenze da record, con 4500 visitatori per il solo Ponte, e 12000 presenze complessive, nel percorso ciclo-pedonale della storica strada che congiungeva Barcis alla pianura. Chi ha superato gli “anta”, può ricordarsi di questo tratto panoramico, quando in auto, lo si percorreva incassato tra piccole gallerie come caverne, abbarbicato al precipizio di un torrente cristallino. Oggi, con le stesse emozioni, possiamo farlo a piedi o in bici, nella parte che unisce Località Ponte Antoi di Barcis a Località Molassa di Andreis (l'intero percorso, fino a Montereale, di 10 km, è momentaneamente inaccessibile per lavori). Le biglietterie di ingresso funzionano dalle 10 alle 18, il costo è di 3 euro (solo sabato e domenica fino al 22 luglio, tutti i giorni fino al 3 settembre). Dall'entrata di Barcis, attraversiamo l'antica galleria che dà inizio all'itinerario e sulla destra troviamo la variante del “Ponte Tibetano”: una passerella di 55 metri, percorribile a piedi e sospesa nel vuoto sopra la Forra del Cellina. Consigliata a chi non soffre di vertigini, l'attraversata è comunque sicura, con la fornitura di caschetto e imbragatura. Proseguiamo fino all'uscita di Molassa. 2km, brevi e mozzafiato. Da qui, rientriamo a Barcis, se vogliamo, a ritroso, oppure per strada carrozzabile, in un paio di km.


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