A Biennale College c’è un film prodotto dal goriziano Princic

VENEZIA. Sono tre i progetti italiani selezionati tra i 12 della quinta edizione di Biennale College – Cinema 2016/17, i cui team (composti da un regista e un produttore) parteciperanno al primo...

VENEZIA. Sono tre i progetti italiani selezionati tra i 12 della quinta edizione di Biennale College – Cinema 2016/17, i cui team (composti da un regista e un produttore) parteciperanno al primo workshop di 10 giorni che si terrà a Venezia dal 5 al 14 ottobre 2016. La Call internazionale era stata lanciata il 6 maggio 2016. E uno degli italiani, “Lala” di Ludovica Fales. ha come produttore Igor Princic, il goriziano che con la sua Transmedia ha già vinto le scommesse di “Zoran, il mio nipote scemo”, trionfatore alla Settimana della Critica nel 2013, di Matteo Oleotto e “Dancing with Maria” di Ivan Gergolet.

Biennale College è un’esperienza innovativa e complessa che integra tutti i Settori della Biennale di Venezia. Promuove nuovi talenti per il cinema offrendo loro di operare a contatto di maestri, per la realizzazione di film a micro budget. Tre fra questi 12 progetti (di cui almeno uno italiano) otterranno un supporto di 150mila euro per la realizzazione di un massimo di tre lungometraggi (opera prima o seconda), che saranno presentati alla 74.a Mostra del Cinema.

I 12 progetti sono stati annunciati durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri al Palazzo del Casinò al Lido di Venezia, alla 73. Mostra del Cinema diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

I 12 progetti selezionati per questa prima fase di Biennale College – Cinema sono: “The Anthill” di Hanna van Niekerk (Olanda) prodotto da Maarten Kuit; “Clementine” di Lara Jean Gallagher (Usa) prodotto da Karina Ripper; “Film di confine” di Giorgio Ferrero (Italia) prodotto da Federico Biasin; “Inaccessible” di Loran Bonnardot (Francia) prodotto da Jean des Forêts; “In the making” di Kristoffer Borgli (Norvegia) prodotto da Riina Zachariassen; “Killer?” di David White (Nuova Zelanda) prodotto da James Ashcroft; “Lala” di Ludovica Fales (Italia) prodotto dca Igor Princic; “Lightning ride” di Alena Lodkina (Australia) prodotto da Kate Laurie; “Martyr” di Mazen Khaled (Libano) prodotto da Diala Kachmar (Libano); “Mirny mining town” di Saverio Pesapane (Italia) prodotto da Costanza Julia Bani e Fabian Martin Diering (Germania); “Night/vision” di Eva Weber (Germania) prodotto da Nicole Stott; “Voice of silence” di EuiJeong Hong (Corea del Sud) prodotto da Afolabi Kuit.

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