A Claudio Magris il Premio Dialoghi sull’uomo

«Qualche volta ho l'impressione che ci sia una smania, un eccesso che tutto diventi subito libro. Io ricevo moltissimi libri, in genere quando mi vengono mandati personalmente rispondo direttamente a tutti. Nel tempo del Covid questo si è accentuato. Non è detto che ognuno, e mi metto tra questi, debba sempre dire la sua su tutto quello che gli succede». Così lo scrittore Claudio Magris, ieri a Pistoia per ricevere il Premio internazionale Dialoghi sull'uomo, rispondendo a chi gli faceva notare il paradosso sui tantissimi libri pubblicati ogni anno in Italia, un paese dove notoriamente si legge poco. «Io ricevo ogni giorno alcune decine di libri, poi li regalo. Però c'è qualche cosa in questa smania di scrivere libri che è un pò pericolosa - ha aggiunto -, anche perché non credo che scrivere sia un'attività superiore ad altre, lo scrivere non è il valore supremo».

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