A Trieste il festival Scienza e Virgola è donna

TRIESTE Un festival che vuole liberare la conoscenza per sottrarla all’egemonia dei soliti noti, e rilanciarla poi nelle più impensate direzioni. Superando i confini canonici, spingendosi in territori inconsueti e poco battuti, parlando anche a chi finora non ha potuto ascoltare. Magari perché isolato in periferia, magari perché addirittura in carcere. E che fa propria la diversità, assumendola come tema portante. Diversità di approcci, di metodi, di linguaggi. Diversità che fa rima con quell’interdisciplinarietà che è nella radice stessa del nome di chi questo festival lo organizza.
Sente la necessità di ripartire da qui Scienza e Virgola 2024, il Science and Media Festival organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare della Sissa, che prenderà il via il 16 maggio per sei giorni di incontri, presentazioni di libri, teatro, film, degustazioni, laboratori per adulti e bambini. Che si ripresenta al suo ottavo anno «più fitto, più vasto, diramato nelle più variegate direzioni e in luoghi normalmente non coinvolti», come ha sottolineato ieri alla presentazione il suo direttore artistico, lo scrittore e fisico Paolo Giordano. Talmente libero e allargato che si concluderà, il 21 maggio, valicando per la prima volta le porte del carcere di Trieste, la Casa Circondariale “Ernesto Mari”.
«È un ulteriore piccolo salto di ambizione, quello fatto quest’anno – ha spiegato – e non è per caso: tutti percepiamo il forte rischio d’isolamento culturale, anche nella comunicazione della ricerca scientifica, che viviamo in questi tempi di conflitti. Al contrario, la nostra idea è che la scienza sia un campo che deve restare ancora più aperto al dialogo e al confronto, e a maggior ragione in tali situazioni di tensione. È questo il segno dell’edizione 2024: un programma che si muove nei territori di confine, tra intersezioni non solo fra cultura umanistica e scientifica – già la sua vocazione – ma d’intersezioni di ogni tipo. Vogliamo dare corpo e sostanza a una parola, inclusività, che spesso ne viene svuotata. Come? Aumentando visioni e punti di vista. Con un cartellone volutamente sbilanciato dalla parte femminile, più partecipato e anche più internazionale».
Salgono a quattro, infatti, le presenze che arrivano da lontano, di cui tre a presentare le loro opere in anteprima. A partire dalla serata inaugurale di giovedì 16 maggio in Sala Piccola Fenice alle 20. 30: “Trovare la libertà attraverso la scrittura” vedrà con Giordano le scrittrici Olivia Laing e Chiara Valerio. Se l’italiana è appena entrata nella selezione semifinale del Premio Strega, l’autrice britannica riserverà a Scienza e Virgola la prima esclusiva editoriale 2024: la presentazione in anteprima del suo ultimo grande successo, in libreria dal 17 maggio “Il giardino contro il tempo. Alla ricerca di un paradiso comune”.
Arriverà invece a Trieste da Harvard l’astrofisica Lisa Randall: in “Knocking on Heaven’s Door. L’Universo come non l’abbiamo mai conosciuto” sarà intervistata dalla giornalista Barbara Gallavotti in un viaggio alla comprensione dello spazio e delle sue leggi, da Galileo a Higgs e il suo bosone; l’incontro è organizzato con l’Ictp-Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam che nel 2024 festeggia i suoi 60 anni.
Saranno ben 24 i libri che il pubblico potrà sfogliare lungo il festival attraverso i tanti eventi, più di 40. Altri focus messi in evidenza da Giordano e Nico Pitrelli, responsabile scientifico e organizzativo, l’Intelligenza artificiale messa in stand by lo scorso anno – stavolta invece anche una pièce che vedrà sul palco un’attrice e un AI recitare insieme –, come anche Franco Basaglia e qual è «lo stato di salute mentale della salute mentale oggi» con diversi ospiti e altrettanti punti di vista. Attraverso tale molteplicità di pareri, sembrano dirci i due, la scienza è più credibile, le vedute si allargano. E se occorre cambiare stile alla sua comunicazione, come evidenzia Pitrelli, «avviando una conversazione seria e partecipata» l’Open day della stessa Sissa sarà l’occasione perfetta: appuntamento venerdì 17 maggio con laboratori, dialoghi, giochi, teatro in un piccolo “Festival nel festival” che spalancherà le sue porte alla città
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