Addio a Laura Lilli, grande firma della cultura di “Repubblica”

ROMA. Laura Lilli se ne è andata l'ultimo giorno del 2014. Era nata a Roma, nel 1937, ed era a “Repubblica” sin dal numero zero del giornale, lavorava per le pagine della cultura da sempre. E a...

ROMA. Laura Lilli se ne è andata l'ultimo giorno del 2014. Era nata a Roma, nel 1937, ed era a “Repubblica” sin dal numero zero del giornale, lavorava per le pagine della cultura da sempre. E a quelle pagine ha continuato a pensare fino all'ultimo, proponendo libri, confrontandosi al telefono e via mail, quando non era possibile farlo di persona. Perché aveva il giornalismo nel dna: suo padre era Virgilio Lilli, grande firma del Corriere della sera.

Già nel 1963 lei era al Mondo di Pannunzio, la sua scuola vera dopo il liceo Tasso e gli studi londinesi e negli Stati Uniti. Dell'America Laura comincia a scrivere presto, si innamora di quel mondo e della letteratura. Ma accanto a questi interessi ci sono l'impegno femminista, che concretizza con le riviste Quarto mondo e Compagna, e quello politico nel Pci. È qui che conosce Ugo Baduel, il giornalista dell'Unità con cui forma un sodalizio unico, che si concluderà con la morte di lui nel 1989. Insieme condividono i pochi soldi degli inizi, gli ideali, la passione per la carta stampata.

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