Addio al ballerino Manuel Frattini vinse il primo Premio dell’Operetta

L’artista, 54 anni, è morto a Milano per un malore durante un evento benefico Nel ’97 ottenne il riconoscimento mentre al Verdi provava “Il paese dei campanelli”



Il musical italiano perde uno dei suoi pilastri. Manuel Frattini si è spento a causa di un malore che gli ha provocato un arresto cardiaco durante una serata di beneficienza a Milano, sabato. Un artista completo, che si era formato nel mondo della danza, del canto e della recitazione, Frattini era un musical performer e se n’è reso conto subito Saverio Marconi che gli ha affidato un ruolo in “A chorus line” nel 1996 e con cui ha lavorato in moltissimi altri progetti.

Nel 1997, mentre era al Teatro Verdi di Trieste, in prova per “Il paese dei campanelli”, Frattini venne premiato con il primo Premio Massimini, il riconoscimento destinato a un giovane attore brillante del teatro musicale leggero istituito dall’Associazione Internazionale dell’Operetta, che ha appreso con sgomento la notizia della sua scomparsa. «Manuel Frattini, milanese come Massimini e ammirevole esempio di dedizione e di impegno professionale, qualità che gli hanno permesso di sviluppare, partendo dalla danza, doti eccezionali di showman fantasioso, versatile e completo, che si dimostreranno certamente preziose, per chi intende realizzare, come si auspica, un repertorio sempre più ampio e stimolante, nel campo dell'operetta e del musical, sia sul piano nazionale che su quello internazionale», così recitavano le motivazioni del premio. Motivazioni a cui Frattini ha tenuto fede durante tutta la sua brillante carriera, che seguì quella data. Era il 30 luglio del 1997 all’Auditorium Revoltella. E da allora a Trieste ci era tornato tante volte, con Peter Pan, Robin Hood, o Pinocchio della Compagnia della Rancia.

Saverio Marconi sui social ha affermato di avere perso un figlio, e non si contano i messaggi di colleghi e amici. L’ultimo artista triestino che ha condiviso con Frattini, nel 2014, il palco del Rossetti è stato Gianluca Sticotti che con lui ha lavorato anche successivamente in Pinocchio. «Manuel era il protagonista del musical italiano - spiega Sticotti - e per noi performer era un mito. Lo ho incontrato per “Cercasi Cenerentola” e sono rimasto sbalordito dall’umiltà e dalla dolcezza di un artista che nonostante la sua esperienza si metteva a disposizione del regista, dei coreografi o dei direttori musicali. Era un uomo sempre alla ricerca di nuove sfide ma il palco era la sua vita».

Lo aveva visto un mese fa, a Milano, Stefano Curti, direttore organizzativo del Rossetti. «Quando scompare un attore vive dentro di noi. Lo ricorderemo così, con la sua gioia e con l’orgoglio che lo ha sempre contraddistinto quando regalava emozioni agli spettatori. Era un artista completo, mi sarebbe piaciuto che gli venisse offerta qualche chance anche nella prosa ma il teatro italiano tende a separare chi fa musical dal resto». In soli 54 anni Manuel Frattini ha saputo consolidare il musical in Italia senza mai comportarsi da divo, mantenendo intatta la sua semplicità che lo ha fatto amare da tutti. Per molti la sua stella continuerà a brillare, forse vicino alla seconda stella a destra che lui indicava dal palco per raggiungere l’isola che non c’è.

Riproduzione riservata © Il Piccolo