Addio Moira, regina del circo che fece innamorare Totò

BRESCIA. Moira Orfei è morta la notte scorsa a Brescia. La regina del circo avrebbe compiuto 84 anni il 21 dicembre. È stata trovata senza vita nella sua casa mobile dai familiari. Il Circo Orfei che Moira, insieme al marito Walter Nones ha guidato facendo divertire intere generazioni, per volontà dello stesso, dei figli e dei nipoti andrà avanti per continuare la tradizione in onore della più grande icona circense. Sono confermati gli spettacoli previsti a Brescia e le date della prossima settimana a Milano.
di EDOARDO MARCHI
Si è spenta dove era nata, cresciuta e sempre vissuta. Moira Orfei, la signora del circo italiano, si trovava a Brescia per l'ultima giornata di spettacoli proprio nella sua città.
Figlia d'arte, nata dall'unione di Riccardo Orfei, clown Bigolon, con Violetta Arata, anche lei protagonista del mondo del circo, Moira ha vissuto sempre all'ombra del tendone. Nel circo si è esibita a sei anni come cavallerizza, virtuosa del trapezio e acrobata. Ha sprigionato la sua energia anche nel cinema e in tv interpretando oltre 40 film, anche al fianco di Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò, sotto la guida di registi come Lattuada, Visconti, Germi, De Sica.
Tra i divi del cinema aveva un gran numero di corteggiatori. In un'intervista in occasione dei suoi 80 anni raccontò: «Ho lavorato con Mastroianni ed era un gran signore, Gassman uguale. Erano tutte persone perbene. L'unico che mi ha fatto un po’ di avance è stato Totò, che si era innamorato di me, e mi disse: “Se vieni sul letto con me, io ti accarezzo solo, non ti faccio niente, però ti regalo un appartamento”. Eh... si era insomma sbilanciato, per cui mi chiesi che cosa potessi dirgli per non offenderlo. Così gli dissi: “Guardi, principe, se non fossi così innamorata di mio marito verrei subito con lei...”».
Ma l'immagine che sicuramente la consacrò rimane quella scattata dal grande fotografo Mario De Biasi nel '53 a Milano (lato B mozzafiato sotto gli occhi ammirati dei passanti). Foto che venne ospitata al Guggenheim di New York per una retrospettiva dedicata all'Italia, The Italian Metamorphosis.
Ancora giovanissima, con le cugine Liana e Graziella era stata una delle maggiori attrattive del circo. I figli Stefano e Lara hanno vinto, poco più che ventenni, l'Oscar del Circo Clown d'Argento, consegnato dalla principessa Caroline al Festival del Circo di Montecarlo.
Con il tempo Moira è diventata il simbolo stesso del circo in Italia. La sua popolarità è stata così forte che, nel 1960, il nome della compagnia è stato cambiato in Circo di Moira Orfei. Le sue specialità erano quelle di cavallerizza, trapezista, acrobata, domatrice di elefanti e addestratrice di colombe.
«La produzione Orfei si basa sui tre capisaldi della tradizione circense: acrobati, clown e animali. Il tutto però rivisto in chiave moderna e con artisti tra i più bravi in circolazione», spiegava.
Nel 1977 in Iran il circo di Moira rimase bloccato con 100 artisti e 50 animali in seguito all'insurrezione popolare. Venne mobilitato il ministero degli Esteri che faece inviare l'Achille Lauro per recuperare lo staff. Il Circo Orfei è stato anche il primo italiano a conquistare, nel 1987, un Clown d'Oro al Festival del Circo di Montecarlo con un numero di 12 tigri.
Cosa significa essere una donna di circo, le chiedevano sempre? «Essere forti e combattenti: io che sono la Regina del Circo ho sempre cercato di dare il massimo in tutto ciò che ho fatto», rispondeva Moira E per quante ore al giorno e per quanti anni è necessario allenarsi per giungere a risultati del genere? «Ci si allena tutti i giorni per molte ore e per tutta la vita 365 giorni all'anno».
Indimenticabili i suoi spettacoli a Trieste e Monfalcone, ma anche a Pordenone e nel resto del Friuli Venezia Giulia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo