Al Festival della viandanza tra percorsi e incontri slow

Sulla strada del cambiamento. Questo il tema guida nella terza edizione del Festival della Viandanza che si apre oggi sotto la direzione artistica dello scrittore e poeta triestino Luigi Nacci, supportato nell'organizzazione dal Movimento Lento. Ancora una volta, Monteriggioni, cuore pulsante del tratto toscano della Via Francigena, accoglie una tre giorni all’aria aperta dedicata agli amanti del viaggio, a piedi e in bicicletta, per promuovere ritmi di vita più lenti e umani. In programma (www.viandanzafestival.it) ci sono incontri, spettacoli, camminate: tutto gratuito, in natura, all’insegna della condivisione e del cambiamento, soprattutto.
Che cosa mettere in discussione? Come cambiare? Sono solo alcune delle domande alle quali i numerosi ospiti, assieme all'attiva partecipazione del pubblico, tenteranno di rispondere. Magari con nuovi dubbi e nuove domande.
Ci si immergerà nel solstizio d’estate con la camminata meditativa dello scrittore Italo Bertolasi, mentre gli scrittori ciclisti del Giro d’Italia in 80 librerie daranno vita a un lettura al chiaro di luna. Antonio Moresco, porterà la proprie parole e utopie. Di passaggio, Paul Chinn, autore britannico di guide francigene, racconterà il suo viaggio in bicicletta (in corso) tra Canterbury e Roma, mentre con lo scrittore Tiziano Fratus si andrà “a caccia di alberi”.
Non sarà trascurata la buona consuetudine della vocazione civile: Nicolò Bassetti presenterà, con David Riondino, “Sacro Gra”, il libro da cui è stato tratto il film Leone d’Oro a Venezia. Riondino scioglierà, recitando e cantando, anche i nodi del cambiamento che si intrecciano nelle novelle di Boccaccio, mentre Giuseppe Cederna e Gianmaria Testa daranno vita a un reading-concerto pensato apposta per il festival, un dialogo tra artisti che hanno assunto nella propria poetica la metafora del viaggio e della metamorfosi.
Sarà allestito un Giardino del Cambiamento, in collaborazione con David Tarozzi, fondatore dell’Associazione Italia che Cambia. In scena tante storie, da quella di Bernard Ollivier, camminatore e scrittore francese che dialogherà con Sergio Valzania, vicedirettore di Radio Rai e pellegrino sulle antiche vie, raccontando il lavoro dell'associazione Seuil (Soglia), impegnata nel recupero, attraverso il cammino, di giovani a rischio. Ci saranno anche le storie di Said Zarrouk, nomade saharawi che sceglie di restare nel suo deserto nonostante le difficoltà di ordine sociale e politico; di Marina Pissarello, che nel deserto sta portando avanti un'importante proposta di cooperazione locale; di Barbara Pierro, responsabile del progetto di integrazione della comunità Rom a Scampia e di Pietro Scidurlo, giovane paraplegico che ha fondato Free Wheels – un’associazione impegnata ad abbattere le barriere mentali e fisiche verso le persone con disabilità – e che sta scrivendo una guida del Cammino di Santiago attenta alle necessità dei pellegrini con disabilità motorie e sensoriali.
Continuerà, infine, il dibattito iniziato la scorsa edizione, per la stesura del Manifesto della Lentezza, una piattaforma di idee e proposte concrete finalizzata all’affermazione dei diritti di chi viaggia con mezzi a basso impatto, perennemente in lotta con il traffico a motore, con il passaggio nelle proprietà private o la difficoltà a incontrare una rete di accoglienza low cost. Un work-in-progress al quale stanno collaborando decine di scrittori, pensatori, viaggiatori italiani.
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