Al “Marcandole” il pesce come d’estate

Sarà anche vero, come canta Enrico Ruggeri, che «il mare d'inverno é solo un film in bianco e nero visto alla tv, e verso l'interno qualche nuvola dal cielo che si butta giù». Di sicuro è una scena che fotografa perfettamente le località balneari fuori stagione. Quando, cioè, archiviato il delirio turistico estivo i paesi o le cittadine tornano a vivere in quanto tali. Ma Jesolo, in un certo senso, fa eccezione. In primis perchè, con i suoi oltre 26mila abitanti, vive una realtà cittadina che si sviluppa per tutti i 12 mesi. In seconda battuta perchè, anche nella brutta stagione, rimane comunque uno “spot” piacevole, molto gettonato da veneti e non.
L’introduzione era doverosa, anche per capire il motivo per cui un ottimo ristorante come il recente “Marcandole - Terrazza sul Mare” riesca a tenere aperto anche nei mesi cosiddetti morti. Eccezion fatta per un breve periodo di ferie che si concluderà tra poco, in dicembre, il locale porta avanti quella tradizione di buona cucina nata nella casa madre di Salgareda e esportata sulla riviera quest’anno dai gestori Roberta e Alessandro Rorato, che si avvalgono di un ottimo chef come Roberto Bardella.
Certo, la location, proprio davanti al Faro, nel punto in cui il Sile sfocia sul mare, ha un suo indubbio fascino, ma di questi tempi occorre abbinarvi anche tanta sostanza. E i proprietari l’hanno fatto. Affrontate dunque, senza timore, quest’oretta abbondante di autostrada e poi sistematevi nei bei tavoli e lasciatevi coccolare. Qui il pesce ha una parte importante e, approfittando di un fornitore che ha casa proprio a due passi dalla costa, è sempre fresco e affidabile. Si parte con una selezione di crudo dell’Adriatico già notevolissima, da alternare al salmone marinato alle erbette con finocchio per poi oscillare tra linguine al tonno eccellenti e paccheri con gamberi di Sicilia, burrata, pomodori e pesto di basilico da applauso. Per un puro fatto di gusto personale ad avvincerci è però il risotto del lagunare, con piselli e seppie, mentre un San Pietro con verdure dimenticate e un branzino con crema di limoni canditi, patate vola e briciole di seppia trasformano in un evento del gusto quella che era già una cena fuori dalla norma.
Eccellente e completa la lista dei vini, per un esborso finale che viaggia attorno ai 50 euro ma può facilmente superarli.
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