Al Vittoriano si pranza con Pollock

ROMA. Non solo capolavori di espressionismo astratto, tele monumentali trasfigurate dal dripping: Jackson Pollock era famoso anche per la sua torta di mele, che cucinava per gli amici insieme a...

ROMA. Non solo capolavori di espressionismo astratto, tele monumentali trasfigurate dal dripping: Jackson Pollock era famoso anche per la sua torta di mele, che cucinava per gli amici insieme a molte altre leccornie. A raccontarlo una mostra allestita fino al 9 giugno nell'Ala Brasini del Complesso del Vittoriano, scaturita dalla pubblicazione di un libro della fotografa Robyn Lea, che negli anni '50 immortalò i coniugi Pollock ai fornelli. Intitolata “Dinner with Jackson Pollock: Recipes, Art & Nature”, l'esposizione organizzata da Zetema e da Comunicare Organizzando rientra nel progetto “Roma verso Expo”, un ricco programma di mostre, conferenze e incontri con il coinvolgimento delle ambasciate, che consentirà ai Paesi aderenti a Expo 2015 di presentare i rispettivi temi di partecipazione, nonché la propria immagine, le eccellenze produttive, culturali e turistiche. La rassegna del Vittoriano ospita dunque un'iniziativa dell'Ambasciata americana incentrata appunto su uno degli artisti più celebrati del secondo '900, e al tempo stesso idealmente molto vicino alle problematiche legate al cibo e al nutrimento, al centro dell'Esposizione universale.

A darne l'occasione gli scatti e il libro (appena uscito per i tipi di Assouline) nel quale Robyn Lea immortala la quotidianità domestica nella casa (oggi museo) diventata negli anni '50 buen retiro della coppia formata dal maestro dell'Action Painting e della moglie Lee Krasner, anche lei pittrice. La casa di Springs, a Long Island, nella quale l'artista si trasferì nel 1945 e dove amava ricevere i suoi ospiti e soprattutto cucinare per loro, è la prova di come Pollock mettesse la stessa passione nel dipingere, nel cucinare e soprattutto nel cuocere al forno (la sua specialità) pane e torte di mele.

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