Alice nel meraviglioso mondo dei Momix danza magica al Rossetti

Da oggi a domenica va in scena la favola di Lewis Carroll rivista dai ballerini della compagnia di Moses Pendleton

TRIESTE. “Alice” – il nuovo spettacolo dei Momix firmato da Moses Pendleton – arriva a Trieste subito dopo aver letteralmente trionfato alla prima mondiale avvenuta il 20 febbraio al Teatro Olimpico di Roma. La seconda tappa della tournée – da oggi a domenica (da oggi a sabato alle 20. 30, sabato in replica straordinaria anche alle 16 e domenica solo in pomeridiana alle 16) – riporta la celebre compagnia al Politeama Rossetti.

Il segreto del loro successo (il gruppo è stato fondato da Pendleton 38 anni fa) e della popolarità mondiale è nella loro originalissima cifra stilistica, che scaturisce da una vena d’inesauribile fantasia e immaginazione che ballerini e coreografo traducono in danza. Questo mondo poetico è in sintonia con quello che un timido professore di matematica dell’era vittoriana, Lewis Carroll, aveva inventato per una bambina di dieci anni e le sue due sorelle, nel corso di un’escursione fluviale. Più tardi, Carroll trascrisse quella favola e la fece illustrare da John Tennie. Appare naturale che i Momix abbiano provato ad entrare in questo mondo, a lasciarsi ispirare e ad attraversarlo, restituendone gli scorci più suggestivi e incontrandone le stravaganti creature.

«Non intendo raccontare l’intera storia di Alice – ha dichiarato Moses Pendleton – ma usarla come punto di partenza per dare libero sfogo all’invenzione. Sono curioso di vedere cosa succederà, e sto diventando sempre più curioso quanto più conosco Lewis Carroll, che, come me, era un appassionato fotografo. La storia di Alice è piena di immagini e di logica assurda – prima dell’avvento del surrealismo, esisteva già Alice». «Con questo spettacolo - ha detto ancora Pendleton - voglio raggiungere sentieri ancora inesplorati nella fusione di danza, luci, musica, costumi e proiezioni». E così mentre il corpo di Alice cresce o si rimpicciolisce, quelli dei ballerini mutano per mezzo di oggetti, corde e corpi di altri ballerini e passo dopo passo, danno vita al Bianconiglio, al Cappellaio matto, allo Stregatto, alla Regina di Cuori e al Bruco che consiglia ad Alice di mordere il fungo su cui è seduto, con effetti mutaforma: il mondo di “Alice nel paese delle meraviglie” continua a lanciare incantesimi. —



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