Alle Festwochen ci sono Sciarrino e Castellucci

VIENNA. La bellezza di 39 nuove produzioni, 51.570 biglietti al botteghino, un caleidoscopio di compositori, registi, autori, sia emergenti che affermati: con un cartellone mammut: il Festival delle...

VIENNA. La bellezza di 39 nuove produzioni, 51.570 biglietti al botteghino, un caleidoscopio di compositori, registi, autori, sia emergenti che affermati: con un cartellone mammut: il Festival delle Wiener Festwochen (settimane viennesi), da anni magnete di pubblico a Vienna, si ripresenta durante cinque settimane la prossima primavera (14 maggio-21 giugno). Il programma è stato illustrato a Vienna dal sovrintendente Markus Hinterhaeuser (padre tedesco, madre italiana, austriaco di adozione), successore di Alexander Pereira al Festival di Salisburgo dal 2017 (attualmente c'è un interim). Il budget del Festival è di 13,5 milioni. La copertina del programma riproduce un labirinto tagliato a fettine, a simboleggiare il cammino fra i vari piani dell'offerta artistica: prosa, musica, classici, moderni. «È un programma molto ricco»: volendo, «prima, durante, dopo le rappresentazioni il pubblico può cercare anche se stesso», ha detto Hinterhaeuser, musicista di professione. Gli artisti provengono da una ventina di paesi e l'Italia spicca con due nomi di fama: il compositore Salvatore Sciarrino e il regista Romeo Castellucci.

Sciarrino presenta l'opera “Die toedliche Blume” (Il fiore mortale), con la regia di Achim Freyer. «È una delle partiture di opere più preziose che siano mai state scritte», ha detto Hinterhaeuser. Castellucci ritorna anche quest'anno con una nuova produzione di teatro musicale: “Go down, Moes”. Lo scorso anno il regista aveva fatto furore con una regia provocatoria dell'«Orfeo e Euridice» di Gluck dove era previsto un collegamento in diretta con una ragazza ricoverata in ospedale in coma irreversibile. Spiccano poi le regie al femminile, fra cui quella di Andrea Breth che accoppia Il castello del principe Barbablu di Bela Bartok con le “Variazioni sul tema dello spirito” di Schumann.

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