“Babylon sisters” triestine per la Festa di Roma

Domani viene proiettato per Kino Panorama Italia il film di Gigi Roccati tratto dal romanzo della scrittrice Laila Wadia
Di Elisa Grando

In tempi di muri alzati da un giorno all'altro sui confini e di rimonta di sentimenti xenofobi, arriva da Trieste un film controcorrente che mescola con leggerezza le carte della multiculturalità e racconta l'immigrazione come dovrebbe essere, piena di solidarietà, speranze e seconde possibilità. È "Babylon sisters", il film di Gigi Roccati ispirato al libro "Amiche per la pelle" della scrittrice indo-triestina Laila Wadia, che domani pomeriggio sarà proiettato alla Festa del Cinema di Roma nell'ambito della rassegna Kino Panorama Italia in collaborazione con Alice nella Città, sezione indipendente della Festa del Cinema di Roma.

"Babylon sisters" racconta in chiave di commedia pop una storia di solidarietà al femminile: quattro donne, un'indiana, una turca, una croata e una cinese, immigrate a Trieste con le loro famiglie e vicine di casa in un palazzo fatiscente dal quale hanno ricevuto lo sfratto, si uniscono per non finire sulla strada e ricucire sogni e speranze di un destino che ha deluso le loro aspettative. Pur diretto da un bravo documentarista (di Roccati anche il pluripremiato "La strada per Kabul"), il film non avanza pretese sociologiche, ma anzi abbraccia la strada della fiaba sociale, con passaggi quasi da musical.

Il cuore della vicenda è il palazzo abbandonato di via San Marco 52, a un passo dalla strada sopraelevata, insieme al quartiere di Ponziana con la sua varia umanità: alle riprese hanno partecipato come comparse tanti veri frequentatori della Microarea di via Lorenzetti e del quartiere, fra i quali gli anziani dell'Associazione Rena Trieste Vecia, i ragazzi della Casa delle Culture e le anziane del gruppo di ballo che poi, nella sorprendente scena finale, rivediamo danzare scatenate al ritmo della musica indiana. Perché il film di Roccati mescola folclori, culture e accenti diversi trapiantando l'atmosfera di Bollywood nella tradizione triestina.

Nel film Marinka (la star croata Nives Ivankovic), Lule (la cantante italo-turca Yasemin Sannino) e Bocciolo di Rosa (interpretata da Xia Ying Hong, proprietaria di un ristorante in centro a Trieste) decidono di supportare Shanti (la studentessa indiana Nav Ghotra) nell'apertura di una scuola di ballo stile Bollywood nel quartiere. Mentre la figlia di lei, la dodicenne Kamla (Amber Dutta, la ragazzina di origine indiana che ha partecipato a "Italia's Got Talent" 2015 ballando Bollywood e Michael Jackson) stringe amicizia con l'unico abitante italiano del palazzo, il nostalgico e solitario professor Leone (Renato Carpentieri, sempre grandissimo).

Nel cast ci sono anche Lucia Mascino, nel ruolo dell'assistente sociale ispirato a Monica Ghiretti, responsabile della Microarea di Ponziana, il triestino Lorenzo Acquaviva, nei panni dl "villain", il proprietario fuorilegge del palazzo, e il musicista Premio Tenco 2016 Peppe Voltarelli.

Il film, prodotto dalla triestina Tico Film con la co-produzione della croata Antitalent, è girato anche al Mercato Coperto, al Caffé San Marco, al Teatro Rossetti, ai Topolini di Barcola, ma regala soprattutto il punto di vista di una Trieste suburbana abbastanza nuova sullo schermo, con lo sfondo della Ferriera e delle gru del Porto. Intanto "Babylon Sisters" esordisce a Roma, ma presto la produzione promette di organizzare anche un'anteprima triestina.

E ieri alla Festa, Michele Placido ha spiegato «quanto è difficile fare un film sul lavoro in Italia. Vogliono solo la commedia». È stato proiettato il suo “7 minuti”, ultimo film italiano in selezione ufficiale e in sala dal 3 novembre con Koch Media. Megacast al femminile (tra cui Cristiana Capotondi, Violante Placido, Ambra Angiolini, Ottavia Piccolo, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Clémence Poésy, Sabine Timoteo e Anne Consigny) per la pellicola tratta dall'omonima pièce teatrale di Stefano Massini

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