Bastianich suona folk nostrano con Pilat, Les Babettes e Kraski

Mercoledì la trasmissione “On the road” di Sky Arte Hd fa tappa in Friuli Venezia Giulia e il ristoratore si esibisce anche con i friulani Straulino, Arbe Garbe e Gabriella Gabrielli
Joe Bastianich con Les Babettes (foto Angelo Trani)
Joe Bastianich con Les Babettes (foto Angelo Trani)

Cos'hanno in comune Pilade, Les Babettes, i Kraski Ovcarji, la jota e le Nozze carsiche? Semplice: una trasmissione di Sky Arte Hd. E quando di mezzo ci sono musica e cibo, il protagonista non può che essere il “Masterchef” Joe Bastianich. Sarà dedicata al Friuli Venezia Giulia la puntata di mercoledì del programma “On The Road–Joe Bastianich Music Tour” in onda alle 21.10 sui canali 120 e 400 della piattaforma Sky. Quella in regione non è una tappa qualunque: per Bastianich rappresenta un vero e proprio viaggio nella memoria. Mamma Lidia e papà Felice, infatti, iniziarono da Trieste l’avventura che li ha portati a diventare guru della ristorazione a New York e nel mondo.

I Kraski Ovcarji
I Kraski Ovcarji

La ricetta esclusiva proposta da Bastianich unisce la canzone dialettale di Lorenzo Pilat, definito “vera leggenda della musica triestina”, le atmosfere retrò de Les Babattes, le melodie balcaniche dei “pastori del Carso” Kraski Ovcarji, il folk friulano di Lino Straulino, l'hard rock dal sapore contadino degli Arbe Garbe e la voce di Gabriella Gabrielli, che canta in tutte le lingue della regione. «Non conoscevo Bastianich – ricorda Pilat - perché non guardo la tv, ma si è creato subito un bel clima: cantava con me, batteva le mani. Credo sia rimasto contento. Abbiamo registrato a novembre Al Cavalluccio di Duino, dove con un coro abbiamo ricreato l'atmosfera di quando “el morbin” non mancava, specie davanti a una luganiga e un bicer de vin. Tra le altre ho cantato, “Toio”, una delle nuove canzoni che sta prendendo piede perché i motivi semplici e orecchiabili rappresentano un linguaggio che arriva a tutti. Mi ha fatto piacere che una trasmissione di livello mi abbia riconosciuto come simbolo del folk triestino, il vero patrimonio culturale e storico della città».

Joe Bastianich e Les Babettes durante un'esibizione al Caffè San Marco
Joe Bastianich e Les Babettes durante un'esibizione al Caffè San Marco

Dalla registrazione è nata una collaborazione con Les Babettes. «Con un'improvvisazione attorno al piano al Caffè San Marco – ricorda Chiara Gelimini – è iniziata una bellissima intesa, che spero continui.

Joe Bastianich: «In cucina cerco la mia storia»
Joe Bastianich

Con Joe e il chitarrista Mike Seay abbiamo preso poi parte al progetto “The Mixtape” tenendo due serate a Milano e Asti. Joe ha grande passione per la musica e ci mette tanto entusiasmo. Siamo felici di averlo conosciuto: al di là della sua immagine da giudice severo è carismatico, deciso ma simpaticissimo. Cercava musicisti che avessero a che fare con la tradizione locale, il repertorio di Luttazzi e i trii vocali riproposti oggi con occhio al passato e uno sguardo al futuro. Abbiamo mangiato insieme la jota, che conosceva, era molto interessato ai piatti locali e ci ha detto che per lui è stato un graditissimo ritorno».

«Ci ha contattati ritenendoci rappresentativi del folk di confine - conclude Aljoša Saksida dei Kraski - gli interessava la commistione tra culture anche per collegarsi alla cucina. Abbiamo approfondito la storia della tradizione musicale e culinaria del Carso all'osmiza Gabrovec di Prepotto e ricostruito in piccolo le Nozze carsiche. Abbiamo eseguito pezzi nostri e brani tradizionali di matrice slovena e folk alpina e poi suonato assieme degli standard: è stato un'esperienza divertente, tutti si sono dimostrati molti disponibili e professionali. Con Joe abbiamo legato subito, anche per le quasi comuni origini: lui istriano, io dalmata».

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