Battiston debutta come regista pensando a Bouvard e Pécuchet

Giuseppe Battiston debutta alla regia: dalla prima settimana di maggio l’attore udinese sarà dietro e davanti la macchina da presa di “Due”, l’opera prima che ha deciso di girare nella sua terra, tra Fagagna e Tarcento. Lo annuncia la Friuli Venezia Giulia Film Commission tra i dati di un 2019 strepitoso e l’incertezza di queste settimane legate all’emergenza Coronavirus, che si sta riflettendo pesantemente anche sul comparto della produzione audiovisiva.
“Due”, tratto dal romanzo “Bouvard e Pécuchet” di Gustave Flaubert, è scritto da Battiston con Marco Pettenello, lo sceneggiatore padovano storico collaboratore di Carlo Mazzacurati e autore di tanti titoli interpretati dall’attore stesso, come “Il comandante e la cicogna” di Silvio Soldini, “La prima neve” di Andrea Segre, “Zoran – Il mio nipote scemo” del goriziano Matteo Oleotto. Battiston sarà anche protagonista e produttore con la nuova società Rosamont, aperta insieme a Marica Stocchi con sede in provincia di Udine. “Bouvard e Pécuchet” parla di due sconosciuti che s’incontrano, scoprono di avere gli stessi interessi e decidono di unire le reciproche passioni: non è ancora dato sapere chi sarà l’altra metà della coppia suggerita dal titolo, ma di certo nel cast ci saranno anche Ariella Reggio e Teco Celio, che hanno diviso più volte il set con Battiston. Sono invece già in corso le riprese di “Piccolo corpo”, opera prima della regista triestina Laura Samani, tra le foci del Tagliamento, Marano Lagunare, la Carnia e il Tarvisiano. A maggio dovrebbe arrivare a Trieste anche “Notti in bianco e baci a colazione” di Francesco Mandelli, tratto dal celebre libro di Matteo Bussola che racconta la sua tenera e comica esperienza da padre di tre bimbe piccole.
Si prepara per l’autunno anche “L’uomo senza colpa”, l’esordio nel lungometraggio di finzione del regista di Doberdò del Lago Ivan Gergolet, prodotto da Transmedia di Gorizia con Staragara di Lubiana, storia sociale sulla tragedia dell’amianto.
Si attendono poi conferme ufficiali sulla seconda stagione di “Volevo fare la rockstar” di Matteo Oleotto, da girare in autunno sempre tra Cormons e Gorizia, e la terza stagione di “Il silenzio dell’acqua” con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti, tra Muggia e Duino. L’emergenza e le restrizioni legate al Coronavirus, però, pongono molti punti di domanda al calendario delle produzioni: «Tutto il cinema italiano al momento è in stand by perché le compagnie assicurative non riescono a quotare il rischio del Coronavirus», spiega Federico Poillucci, presidente della Fvg Film Commission. «Ogni film stipula una polizza che prevede il “fermo set” per motivi non prevedibili, dagli eventi metereologici straordinari alla rottura di una gamba del protagonista. Quello del Coronavirus, con la possibilità che si finisca da un momento all’altro in quarantena, è un rischio talmente aleatorio che viene quotato carissimo, e le produzioni non possono affrontare costi assicurativi così alti».
In termini pratici, significa occasioni cancellate o rimandate: «A Trieste, per questo motivo, abbiamo perso uno spot Nissan, uno per la Coca Cola e una puntata del programma di motociclismo “Ride with Norman Reedus” che avrebbe portato in città la cantante Cher». I dati del 2019, però, sono confortanti: 28 produzioni in regione, 424 giornate di ripresa e un indotto economico complessivo sul territorio di più di 13 milioni di euro.
«Senza contare il record del 2018, quando abbiamo avuto la compresenza di tre serialità televisive lunghe come “La porta rossa”, “Il silenzio dell’acqua” e “Volevo fare la rockstar”, il 2019 è stato l’anno migliore della nostra storia», commenta Poillucci. «Ed è stato anche l’anno dei blockbuster, con le riprese a Trieste sia della scena finale di “Tolo Tolo” di Checco Zalone che di tante sequenze chiave di “Come ti ammazzo il bodyguard 2” con Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson, Salma Hayek e Antonio Banderas, il primo film hollywoodiano in regione, al cinema dal 28 agosto».
Nei prossimi mesi vedremo anche tutti gli altri titoli girati sul territorio lo scorso anno: l’horror “L’angelo dei muri” del regista udinese Lorenzo Bianchini, l’attesissimo “Diabolik” dei Manetti Bros. con Luca Marinelli e Miriam Leone, “Non odiare” con Alessandro Gassmann e “L’ultimo paradiso” con Riccardo Scamarcio, che ha ambientato un paio di scene a Trieste.
Subito dopo Pasqua, su Canale 5, andrà invece in onda anche la seconda stagione di “Il silenzio dell’acqua”. —
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