Bill Murray in “On the Rocks” sogna la cinquina degli Oscar

ROMA
Una nomination ai Golden Globes come attore non protagonista, e la possibilità di entrare in cinquina anche per gli Oscar, riflette la riuscita della nuova collaborazione di Bill Murray con Sofia Coppola in “On The rocks”, la delicata commedia familiare con Rashida Jones e Marlon Wayans, disponibile su Apple Tv+. «Sofia - spiega l'attore in un incontro online organizzato a San Valentino dall'American Cinemateque, di cui è stato protagonista insieme alla cineasta e a Jim Jarmusch nel ruolo inedito di moderatore - rende tutto da sogno. Si prende cura di te, è attenta a tutti quelli che ha intorno, come regista e come donna. È splendido lavorare con lei».
Dopo il cult Lost in translation (2003) e lo speciale televisivo A Very Murray Christmas (2015), la regista ha scritto On the Rocks pensando a Murray: «So che il pubblico ama molto il suo personaggio in Lost in translation e volevo che questo ruolo fosse all'altezza di quello».
La storia, ambientata a New York («Abbiamo girato nei mesi prima del covid» racconta la regista), con una breve parentesi in Messico, ruota intorno a Laura (Jones), scrittrice, moglie e madre di due bambini piccoli, che sente il marito Dean (Wayans), spesso fuori per lavoro, sempre più distaccato. Laura teme ci possa essere di mezzo un'altra donna e si confida al telefono con il padre, Felix (Murray), ex gallerista, bon vivant e inguaribile seduttore. L'uomo prontamente arriva da Parigi e si offre di aiutare la figlia a scoprire la verità. Nelle loro avventure da investigatori dilettanti (fra pedinamenti, party, incontri con la polizia, scoperte e viaggi inaspettati), padre e figlia hanno modo di rimettere in discussione il loro rapporto.
Rashida (figlia di Quincy Jones e della cantante e attrice Peggy Lipton) poco prima delle riprese ha perso la madre: «È una circostanza che ci ha fatto sentire tutti ancora più uniti - sottolinea Murray - abbiamo fatto affidamento l'uno sull'altro. Sono situazioni in cui è di grande aiuto lavorare con qualcuno come Sofia che non pensa solo al film, ma anche a te come persona». —
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