Cacciari racconta la poesia di Biagio Marin

PORDENONE

«Biagio Marin, un poeta di respiro europeo. Ma certamente influenzato dal rapporto con la sua terra, con Grado in particolare: d’altra parte città come Gorizia, Trieste, e il territorio che racchiudono sono da sempre un grande crocevia internazionale di culture, tradizioni, conflitti e soprattutto linguaggi». Parola del filosofo Massimo Cacciari, che di Biagio Marin custodisce un ricordo speciale legato agli incontri di fine anni Settanta, e alla confidenza a poco a poco acquisita con la “lingua” del grande autore gradese: «Non semplicemente un dialetto, ma una rarefazione del linguaggio poetico». Proprio alla città di Marin e alla (ri)scoperta della sua straordinaria opera è dedicato il primo “Viaggio digitale” del format promosso da Fondazione Pordenonelegge con Regione e PromoTurismoFvg: “Grado e l’azzurro vento di lontanìa di Biagio Marin” è l’escursione in programma sabato, dalle 10 su Facebook e Youtube di pordenonelegge - e poi sui canali di PromoTurismoFvg, nell’ambito del ciclo “Friuli Venezia Giulia terra di scrittori. Alla scoperta dei luoghi che li hanno ispirati”. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo