Calimani spiega l’ebraismo ai non ebrei

La scena: un negozio di New York dove io e mia moglie eravamo entrati per comperare un paio di scarpe a nostro figlio Davide, di dieci anni. Ben presto le calzature provate e rifiutate formarono un piccolo mucchio: si avvicinò allora il proprietario, desideroso di accontentare i clienti e di togliere dall’imbarazzo la commessa, ormai furibonda per i capricci del mio delizioso marmocchio. Era un uomo alto e dai capelli rossi, ma non parlò di scarpe con mia moglie. Colpito dal suo accento americano e da una medaglietta su cui erano incise alcune lettere ebraiche, le chiese: “Da dove venite? Siete ebrei? Sefarditi o askenaziti?”
“Veniamo dall’Italia” rispose Anna Vera. “Non siamo né sefarditi né askenaziti...” Il commerciante replicò contrariato: “Siete veramente ebrei? ”
(“Non è facile essere ebreo” di Riccardo Calimani, La nave di Teseo. Oggi, alle 10, a Palazzo Montereale Mantica, incontro con l’autore e Mirella Serri)
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