Chi era Nicola Grassi monografia di Lucchese sul grande pittore carnico

TRIESTE. Enrico Lucchese, lo storico dell’arte triestino che ha firmato la monografia su Arturo Nathan con la Fondazione CRTRieste, presenterà giovedì, alle 17, a Palazzo Economo in piazza Libertà, il suo libro su Nicola Grassi (ZeL Edizioni Treviso), pittore del ’700 nato in Carnia, a Formeaso di Zuglio. All’incontro interverrà il direttore del polo museale del Friuli Venezia Giulia Luca Caburlotto.
Nicola Grassi è da tempo al centro della ricerca accademica di Lucchese, oggi professore associato all’Università di Lubiana. Nel volume, l’artista viene rimesso a pieno titolo nell’alveo della civiltà artistica della Serenissima, un mondo, nel quale il Friuli e il Patriarcato di Aquileia erano parte integrante, connesso con l’Europa del Grand Tour: le opere del maestro non sono solo nelle pievi della Carnia (tra i suoi lavori maggiori le tele nel duomo di Tolmezzo), ma nelle Residenz e nelle chiese di Salisburgo e Augsburg, nei musei di Stoccarda, Copenaghen, Stoccolma e Bordeaux. Il volume illustra una stagione fantastica dell’arte veneziana: Tiepolo, Canaletto, Rosalba Carriera, Sebastiano Ricci, Piazzetta sono i compagni di viaggio, amici e rivali, di Grassi, voce originale e di alta qualità di un concerto pittorico senza pari.
Non poteva essere altrimenti, visto il maestro con cui il carnico collaborò fino a quasi i trent’anni d’età: Nicolò Cassana, detto il Nicoletto, ai suoi tempi celebre ritrattista e intermediario di acquisti artistici del Gran Principe Ferdinando de’ Medici. Morto Cassana, Grassi intraprese la sua carriera, arrivano ai massimi livelli. —
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