China Moses è la star del Muggia Jazz Festival

Grande vocalist figlia di Dee Dee Bridgewater si esibirà col pianista Lemonnier. In scaletta anche Mattia Cigalini e Emanuele Urso
Di Gianfranco Terzoli

Parlerà francese il Muggia Jazz Festival 2014. Sarà infatti la cantante China Moses, che si esibirà accanto al pianista Raphaël Lemonnier, la stella internazionale dell'ottava edizione della rassegna promossa dal Comune rivierasco con il sostegno della Samer & Co. Shipping, in programma sabato 6 e domenica 7 settembre in piazza Marconi alle 21.30 con ingresso libero. Accanto alla nota jazz singer americana, ma da alcuni anni trasferitasi a Parigi, figlia di Dee Dee Bridgewater e del regista Gilbert Moses, il festival porterà nel golfo di Muggia, per la prima volta nella nostra provincia, la star del sassofono Mattia Cigalini e altri eccellenti musicisti. Come Emanuele Urso, che si esibirà, pure per la prima volta, con il suo sestetto. O il New Organ Trio del trombettista palermitano di nascita, ma triestino d'adozione, Daniele Raimondi, reduce dai successi di Parigi dove risiede da due anni esibendosi nei più prestigiosi club della capitale francese al fianco del suo maestro, Flavio Boltro.

«Grazie a queste esclusive – spiega il direttore artistico dell'annuale evento muggesano, Stefano Franco – il festival mantiene anche quest'anno un'elevata qualità. La Moses è una grandissima vocalist, interprete di uno show divertente, intelligente ed elegante che ho avuto modo di apprezzare dal vivo in Germania. Assieme al pianista francese - che ha debuttato a 16 anni con la Big Band Nimes diretta da Jeff Gilson andando poi in tour per un mese a New Orleans con la Creole Jazz Band di Labory - proporrà (come nell'album “Crazy Blues” che presenteranno dal vivo) un concerto molto interessante nel corso del quale ripercorrerà i grandi successi delle cantanti jazz, blues e soul di colore, omaggiandole e sottolineandone il contributo alla storia della musica. La sua – prosegue il vulcanico pianista boogie woogie - è una voce dalle mille sfumature e dai tanti colori che utilizza come uno strumento assai duttile, proponendo escursioni incredibili tra tonalità alte e basse. La parentela conta poco: a fare la differenza è il valore intrinseco di China, che – sottolinea – con molta eleganza non usa il cognome d'arte, a differenza di altri».

«Eccezionalmente – aggiunge – al festival quest'anno c'è un gradito ritorno: siamo orgogliosi di ospitare di nuovo, a grande richiesta, Urso, grandissimo musicista che stavolta salirà sul palco con il suo sestetto, formazione molto più congeniale al suo stile. Sarà uno spettacolo completamente nuovo, mai visto da queste parti e a cui, negli anni a venire, sarà sempre più difficile assistere: gli americani gli hanno messo gli occhi addosso ed è destinato a un futuro da star internazionale».

Ad aprire la serata, il duo piano e batteria composto da Urso e Franco, che si prolungherà per cinque brani «eseguiti - promette Boogieman - con lo stile funambolico dello swing più spettacolare». Una stella del jazz internazionale (collaborando con i più grandi artisti, da Uri Caine a Stefano Bollani e Paolo Fresu ed esibendosi nei più famosi teatri e festival del mondo) lo è già Cigalini, che arriva qui per la prima volta in veste di guest star nel New Organ Trio di Raimondi. Il trombettista, diplomatosi a Trieste dov'è stato lanciato dal “Premio Russo”, è prossimo all'incisione di un cd con un super quintetto italo-franco-americano-cubano comprendente proprio Cigalini, il cubano Lukmil Perez, lo statunitense Burnis Travis e Cedric Hanriot. «A Muggia si esibirà in trio con Alberto Marsico, uno dei capostipiti della scuola Hammond italiana e con il batterista Matteo Cidal».

«Il festival - conclude Franco - mantiene intatta la sua caratteristica: ospitare non artisti di passaggio con il proprio tour, ma chiamati espressamente per l'occasione, con costi maggiori. Da qui l'importanza del contributo di Dario Samer - mecenate delle arti e unico sponsor della rassegna, voluta e sostenuta da otto anni - e dei suoi figli, che non smettono di regalare alla loro città questo evento e di credere in Muggia e nei suoi abitanti». Moses-Lemonnier sono reduci da un tour in India, Giappone e Canada e hanno aperto gli show di B.B. King e Dionne Warwick.

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