Chris Jagger suona a Muggia: «Io e mio fratello Mick autodidatti della musica»

TRIESTE Jagger non è solo Mick. Anche se non tutti lo sanno, il leader dei Rolling Stones ha un fratello: Chris. Che ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nel panorama musicale blues, tiene tour di successo con musicisti che hanno alle spalle esperienze con Arlo Guthrie e i Gong e ha inciso numerosi dischi, nei quali spesso duetta con Mick. E la storia della famiglia Jagger è al centro del suo nuovo libro, dove racconta particolari inediti e gustosi aneddoti.
Ora Chris Jagger, che ha un particolare rapporto con il nostro territorio, dove si è esibito varie volte anche all'interno della rassegna "Muggia Jazz", torna per un nuovo giro di concerti che lo porterà a suonare a Santa Barbara, alla Taverna Cigui, questa sera (sabato9 alle 20.30 (ingresso su prenotazione al numero telefonico 040273363), prima di toccare la Slovenia (il 23 aprile a Isola e il 24 a Ilirska Bistrica, dove lo attendono sempre numerosi fan.
Oltre all'ampio curriculum come musicista, Chris Jagger ha anche un passato da giornalista di viaggio, commediografo (una sua piéce è stata interpretata dal famoso attore irlandese Pierce Brosnan) e stilista di moda. Una curiosità? È una sua creazione infatti la giacca che Jimi Hendrix indossa nel celebre video in cui dà fuoco alla chitarra. Chris Jagger si presenterà all'appuntamento dal vivo alla Taverna Cigui di Muggia con una nuova formazione.
Come sarà il concerto di stasera a Muggia?
«Stavolta abbiamo anche un batterista, quindi potrebbe essere un po' più "rumoroso". Inoltre ad accompagnarmi, insieme a Elliet Mackrell al violino, c'è mio figlio, che suona la chitarra: sarà tutto molto diverso dall'ultima volta».
In un brano del nuovo cd "Mixing Up The Medicine", "Anyone Seen My Heart?" compare anche Mick: com'è andata?
«La frase è di un poeta del 1840, Thomas Beddoes: mi piacevano i suoi versi, così ne ho musicati alcuni rivestendoli di un suono "caraibico". Ho inciso le voci durante il lockdown, tutto da solo, a parte quel brano. Mick soggiornava in Toscana in quel periodo, ha registrato lì la sua parte e me l'ha spedita per inserirla».
Il libro "Talking To Myself" descrive la vostra vita a Dartford, nel Kent: com'eravate lei e MIck da ragazzi?
«La nostra educazione è stata piuttosto convenzionale: mio padre andava a lavorare e mia madre rimaneva a casa. Faceva l'educatore sportivo e quindi era spesso impegnato nei weekend. Durante le vacanze estive a volte andavo con lui. Da insegnante, ci teneva che io e Mick avessimo una buona istruzione, anche se né io né mio fratello abbiamo mai preso una laurea e questa per lui è stata un po' una delusione. Io ero abbastanza bravo negli sport e la maggior parte del tempo la passavo all'aperto a giocare a calcio e cricket con gli amici e andare in bicicletta: non ce ne stavamo in casa con il cellulare come i ragazzi di oggi. Poi Mick si è interessato alla musica e abbiamo ascoltato molti bluesman e Chuck Berry: a entrambi piaceva esibirsi, anche se in casa non c'erano strumenti musicali, né abbiamo mai preso lezioni».
Con suo figlio ha aperto il concerto dei Rolling Stones a Madrid: com'è stato?
«John ha suonato prima degli Stones con la blues band spagnola Vargas e io ho cantato un pezzo con loro. È stato divertente».
Torna spesso in Slovenia e a Muggia: cos'hanno di particolare?
«Mi piace l'Istria: è speciale e a Trieste ci sono alcune belle gallerie e molti luoghi da visitare, anche se non ci ho mai suonato. E poi Paolo Cigui è un ottimo padrone di casa e il cibo qui è eccellente».
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