Ci sarà un film dopo il graphic novel

L’autore e regista israeliano ha vinto il Golden Globe per “Valzer con Bashir”
All’inizio Ari Folman non voleva accettare. Un fumetto su Anne Frank gli sembrava un’impresa titanica. Poi ci ha riflettuto: se non lo avesse fatto lui, lo avrebbe fatto qualcun altro, allora tutto sommato meglio scendere in campo in prima persona. Una decisione che il regista e sceneggiatore israeliano ha preso in nome dei suoi familiari sopravvissuti al campo di concentramento e in nome degli adolescenti di oggi che rischiano di perdere la memoria dell’Olocausto.


Così il 55enne originario di Haifa si è calato nei panni della tredicenne ebrea vissuta 70 anni prima e ne ha fatto un graphic novel. Ad aiutarlo, il connazionale David Polonsky con il quale nel 2008 aveva già firmato il pluripremiato film d'animazione “Valzer con Bashir” e il romanzo a fumetti che ne è stato tratto. «Ho guardato i miei figli, la loro vita online, i loro benefits, e ho capito che i nostri figli devono ricominciare a consumare storie», ha raccontato Folman durante una presentazione del diario a fumetti di Anne Frank. Fondamentale è stata anche la chiacchierata con la madre di 95 anni che ora attende la versione cinematografica a cui Folman sta lavorando e che dovrebbe uscire fra un paio di anni.


Personaggio poliedrico, Folman è anche compositore. Alla metà degli anni Ottanta, dopo il servizio militare, zaino in spalla, decide di fare il giro del mondo. Il viaggio però dura solo due settimane. Ari si ferma in una piccola pensione nel sud-est asiatico e per un anno scrive e descrive il viaggio perfetto frutto della sua immaginazione. Il passo successivo è studiare cinema.


Nel 1991 si diploma con il film “Comfortably Numb” in cui racconta la prima guerra del Golfo, quando i missili iracheni cadevano tutt’attorno a Tel Aviv. Il lavoro viene premiato dall’Israeli Academy come miglior documentario.


Nel 1996 produce il film “Clara Hakedosha”, vincendo svariati premi, e successivamente dirige “Made in Israel”, un fantasy futuristico sulla caccia all'ultimo nazista rimasto nel mondo.


Il successo arriva con il film d’animazione “Valzer con Bashir”, dove il regista cerca di ricomporre i ricordi cancellati dalla sua memoria, rivivendo la sua esperienza diretta nei conflitti in Libano culminati nel massacro di Sabra e Shatila del 1982.


Presentato al Festival di Cannes 2008, “Valzer con Bashir” si aggiudica il Golden Globe per il miglior film straniero e viene nominato all'Oscar per il miglior film straniero nel 2009. Nel 2013 è la volta della favola dark The Congress che ottiene il premio Efa 2013 per l’animazione. Poi, nel 2014, Folman inizia il lavoro su Anne Frank che «arrivò ad Auschwitz lo stesso giorno dei miei genitori». Chissà che la versione cinematografica questa volta non conquisti un Oscar.

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