Con Cao e Schiavulli Grado è delle donne

Una tre giorni declinata interamente al femminile e con un motto disarmante nella sua semplicità e insieme carica propulsiva. “La felicità è rivoluzionaria” è il leitmotiv che animerà “Grado Isola delle Donne”, minifestival che ritorna dopo un'edizione zero che ha seminato i primi consensi lasciando la voglia di bis: da venerdì 6 a domenica 8 aprile a Grado saranno diversi gli appuntamenti proposti, non solo incontri con scrittrici e giornaliste sui temi caldi delle questioni di genere ma anche uscite in bicicletta alla scoperta di sentieri meno battuti, yoga della risata, consigli di styling dispensati da addette ai lavori o la gita in taxiboat tra casoni e isolotti che darà il via, venerdì alle 10, alla manifestazione. Tutte occasioni per parlare delle donne in rapporto al nostro tempo, fatto necessario per un cambio di passo, per operare «quel cambio culturale, di mentalità che ci richiede il momento che stiamo vivendo»: e a evidenziarlo, alla presentazione del festival, è un uomo, Cristiano Degano, presidente dell'Ordine dei Giornalisti che collabora alla rassegna.
«Di cosa parliamo quando parliamo... di donne: è quello che mi sono chiesta parafrasando il titolo del libro di Raymond Carver che riflette sull'amore» ha spiegato Federica Lauro, assessore alle pari opportunità del Comune di Grado, motore dell'iniziativa. «Parliamo di realtà drammatiche, come quelle che ci riportano i media tutti i giorni, ma intendiamo farlo con uno sguardo e un pensiero positivo». Ecco che, ad esempio, gli incontri inaugurali (Grand Hotel Astoria alle 16) sulla deontologia per scrivere correttamente di temi legati alle donne, che vedrà tra gli ospiti Giusi Fasano del Corriere della Sera, andranno di pari passo con proposte dedicate al benessere e alla “felicità” intesa come spazio fisico e mentale di rigenerazione o con la commedia brillante di Luisa Venier “La Camomilla” (sabato alle 21 all'Auditorium Marin) con tanto di degustazione della buonanotte «per darsi tutti una calmata». O dopo l'incontro con una donna che rischia la vita per raccontare i conflitti del mondo, la reporter e inviata di guerra Barbara Schiavulli (ancora venerdì alle 19 all'Astoria) sarà possibile andare in bicicletta con un “Caterpillar” trascinante come Massimo Cirri (domenica alle 10 in piazza Biagio Marin) alla scoperta del territorio.
A parlare di felicità rivoluzionaria ci sarà anche, sabato alle 18.30 all'Astoria, Irene Cao, la pordenonese autrice della trilogia erotica varata da “Io ti guardo”, che cercherà di dispensare “appunti per vivere sorridenti” insieme al saggista Roberto Bertinetti. Il docente di letteratura inglese sarà anche protagonista, venerdì alle 20 all'Astoria, dell'incontro che dà il titolo alla rassegna, raccontando nove storie di lady che hanno rivoluzionato la vita politica e culturale della Gran Bretagna, dalle regine Vittoria e Elisabetta I a Jane Austen, da Mary Quant a Margaret Thatcher, da Diana Spencer a Vivienne Westwood: ritratti tratteggiati nel suo libro uscito lo scorso anno per Bompiani, che lo rendono presenza maschile più che mai titolata in mezzo all’«Isola delle donne» gradese.
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