Da Gaza all’Ucraina: il Premio Luchetta dà voce ai bambini in guerra
Al via venerdì a Trieste incontri e dibattiti sul giornalismo d’inchiesta. Domenica la cerimonia con gli autori dei reportage scelti dalla giuria

TRIESTE Sarà il focus sul conflitto israelo-palestinese intitolato “La guerra cancella i bambini e le bambine: un premio per riaccendere la luce” ad aprire venerdì l’edizione 2023 del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, dedicato alla troupe Rai, formata anche da Saša Ota e Dario D’Angelo, trucidata da una granata a Mostar nel 1994 mentre realizzava un servizio sui bambini senza nome. Un premio che ricorda anche Miran Hrovatin, operatore assassinato a Mogadiscio con Ilaria Alpi nello stesso anno, e che trasformerà per tre giorni Trieste nella capitale del giornalismo di inchiesta, in particolare quello dalla parte dei più piccoli.
Non solo i bambini al centro della guerra in Medio Oriente. Ma anche i bambini ucraini che nascono nei sotterranei dell’ospedale sotto le bombe della guerra. Bambini che crescono tra i muri del carcere siriano in cui sono detenute le madri ex appartenenti allo stato islamico. Bambini denutriti come i loro genitori nell’Afghanistan in piena crisi economica, ma anche bambini e ragazzi occidentali dalla salute e dalla psiche danneggiate dall’iperconnessione e dalla dipendenza dai social. E le nonne argentine di Plaza de Mayo che quasi cinquant’anni dopo continuano a indagare sulla scomparsa dei nipoti sotto il regime militare.
Come detto ad aprire la tre giorni venerdì alle 18 all’Auditorium del Museo Revoltella sarà il dibattito sulla guerra in Medio Oriente condotto da Maria Concetta Mattei, presidente della giuria del Premio, direttrice della Scuola di Giornalismo di Perugia e volto storico del TG2 e della TV italiana, con la partecipazione di Daniela Schifani Corfini Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, che si concentrerà sulle attività della Fondazione e sul perché vent’anni dopo abbia ancora un senso promuovere un premio giornalistico. Interverranno anche Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento europeo con l’incarico alle politiche europee per l’Africa e i diritti umani e fondatrice e membro della Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinesi, Francesco Battistini, inviato del Corriere della Sera e scrittore, Anna Maria Selini, giornalista autrice del podcast “Oslo 30” sulla pace mancata tra israeliani e palestinesi, il giornalista israeliano Haggai Matar e la giornalista palestinese Rawan Odeh Odeh in collegamento con l’auditorium.
La giornata di sabato sarà dedicata agli approfondimenti sull’attualità con cinque panel, ospitati al Teatro Miela. “Il tempo è finito” in programma alle 10 con il climatologo Premio Nobel Filippo Giorgi e Nadia Zicoschi di Tv7 e TG1, tratterà le ripercussioni dei cambiamenti climatici nelle zone povere del mondo tra crollo delle aspettative di vita, migrazioni forzate e abbandono scolastico. Alle 17.45 invece si terrà il dibattito intitolato “Sparire all’improvviso”, con Elena Basso di Repubblica, Raffaella Cosentino di RaiNews, Alessandra Ballerini, avvocata per i diritti umani e legale della famiglia di Giulio Regeni, e Gianfranco Schiavone, presidente di Ics-Consorzio italiano di solidarietà, porterà l’attenzione sulle morti e le scomparse di massa in un mondo pur globalizzato e dominato dai social.
I premi verranno consegnati nella giornata conclusiva di domenica 19 al Teatro Miela condotta dalla giornalista Marinella Chirico. Tutti gli eventi dell’edizione 2023 sono gratuiti con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su www.premioluchetta.com/ prenotazioni. —
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